Le scuole che resteranno chiuse e la coalizione che ha in mente Biden
Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Le scuole (da cui le nostre chiusura nazionali su vasta scala erano cominciate) non riaprono il 3 aprile. Come per la precedente decisione c'è un'anticipazione della ministra Azzolina e poi, con qualche ondeggiamento, si arriverà alla scelta definitiva, quella della proroga della chiusura. Per la durata e la validità dell'anno scolastico serve un riscontro dai risultati delle lezioni a distanza. La possibilità che resta è un allungamento su giugno, con soluzioni da escogitare per la sovrapposizione con i vari esami.
Il Parlamento addirittura a pieno regime, così dice il presidente della Camera.
L'opposizione italiana, tornata pienamente tale, avendo rinunciato alla possibilità di un periodo di sospensione delle ostilità e delle polemiche per collaborare in una fase di emergenza, non fa propriamente opposizione. Fa un'altra cosa, piuttosto strana. Fa una specie di governo parallelo, di quasi-governo. Nel quale fa nomine (Guido Bertolaso), costruisce e applica modelli matematici di sua creazione (quelli di Luca Zaia), arruola medici, scrive leggi (della cui non attuazione chiede poi conto al governo, quello in carica, come se si trattasse di un'omissione), imposta una politica estera. Ecco il surreale Matteo Salvini/Zio Sam in cerca di medici, come se (ah, pare che ci sia un'epidemia) se ne trovassero dietro l'angolo. Basta saperli cercare, pigroni. Salvini i medici li cerca #perlalombardia, che non vuol dire che li cerca in giro per la Lombardia, ma a favore della Lombardia. Ma perché lui? Ma chi è per fare il selezionatore di medici. Ricordiamo sempre, tanto per dirne una, che è lo stesso Salvini già contrario alle vaccinazioni dei bambini come previste dalle regole italiane, perché, diceva con il solito stile allusivo e intimidatorio, "siamo proprio sicuri che per un bambino servano 10 vaccini e tutti insieme". Ecco, lui dovrebbe reclutare medici. Ma, d'altra parte, il suo presidente della Lombardia, Attilio Fontana, nell'ambito della politica estera del quasi-governo, incontra esperti cinesi e da essi si fa dettare le linee guida (tutto, pur di non confrontarsi con il governo in carica, quello italiano, di Roma). E intanto lo stesso Fontana chiede, una volta tanto al governo italiano, di chiudere in modo ancora più stringente la circolazione delle persone in Lombardia. Tema complesso e delicato, perché ne va delle altre attività necessaria alla sopravvivenza umana.
Gli aiuti vanno e vengono, da tanti mittenti e verso tanti destinatari.
Può essere, ma in Italia, a nostra memoria, era già partito con una certa intensità.
Perfetto per confronti internazionali.
Il discorso del "cari italiani, vi siamo vicini", semplicemente aggiornato cambiando i destinatari "cari europei". Qui si era provato a proporre questo cambio di scala come tema per chiacchierare a cena.
Ehm, adesso chi va a negoziare, nei prossimi giorni, la famosa Brexit (non so se ricordate, quella cosa che doveva separare Uk da Ue)?
L'immediato salto settimanale delle richieste di sussidio di disoccupazione negli Usa.
Joe Biden forma la sua larga coalizione.
Insomma, per un po' va bene il metro di distanza, ma, alla lunga, sarebbe deleterio, e non solo per l'ovvia interruzione della riproduzione. Leggete, meditate e poi si torni ad avvicinarsi, appena possibile.
La correlazione non è chiarissima, ma con (o per) la pandemia chiude Playboy.