Di cosa parlare stasera a cena
Il vaccino contro il Covid e il lockdown secondo Bocelli
Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Il vaccino americano, quello di Moderna, è promettente e verrà prodotto in 1 miliardo di dosi. Le prove con placebo cominciano ora. Un piccolo freno all’approccio nazionalistico trumpiano viene dalla scelta di una società tedesca, specializzata in soluzioni informatiche, per gestire la distribuzione. La SAP era già calda sul mercato per una recentissima acquisizione e così è sempre più lanciata. Ovviamente il tutto si inserisce nella corsa mondiale, con il più promettente vaccino europeo, quello anglo-pometino, in stadio di avanzata sperimentazione.
Intanto...
I buoni risultati italiani, visti dall’estero.
Il ritorno nei luoghi fisici del commercio, anche in questo caso l’Italia, che ha ben fatto con lockdown e controllo dei contagi, vede una ripresa più veloce di quella degli altri paesi (poi sì forse c’è anche qualcosa a che fare con la minore propensione agli acquisti online).
Il convegno romano di chi contesta le regole, anche minime, per contenere il rischio latente del virus. Non si sa cosa vogliano, assomigliano un po’ agli anti mascherina americani. Qualcosa li avvicina al cospirazionismo che gira in rete, con le teorie sul coronavirus inventato e inesistente (oppure esistente ma prodotto in laboratorio). Sembra, insomma, un convegno di no-vax. Ovviamente c’è Matteo Salvini ed effettivamente si ricorda il suo atteggiamento sui vaccini, quando diceva che sì serviranno pure ma farne 10 a un bambino non vi sembra troppo? Insomma, la riduzione del liberalismo a qualcosa di basicamente stupido. Non più la costruzione di un sistema politico in cui viene favorito il pluralismo delle idee e delle visioni del mondo, con l’obiettivo di preservare la società da scontri laceranti e di lasciare, nello stesso tempo, il massimo di opportunità aperte, ma diventa, questo liberalismo impoverito e falsato, lo strumento egoistico e violento per dare a chi può (in questo caso perché è in salute o perché ha scelto di fregarsene della salute) il modo di danneggiare gli altri, solo per affermare un capriccio, neppure personale ma solo creato come risposta alle regole condivise dalla maggioranza. Quindi un modo per ottenere una malinconica visibilità di riflesso: c’è la regola banale della mascherina al chiuso? Io non la rispetto, così si parla di me. Un dannunzianesimo senza Fiume e senza Vienna, e pure senza stile, una cosa tristissima.
Andrea Bocelli almeno è un artista e non punta al consenso politico, però, insomma, anche lui poteva risparmiarsi queste battute da ganassa.
Però non sarà per obiettivi politici ma la risonanza che Bocelli ha avuto per una sua interpretazione durante il lockdown (in cui sosteneva in pieno, senza dare adito ad alcun dubbio, la strategia voluta dalle autorità sanitarie) è stata di grande rilievo, come fa notare questo tweet.
Pandemia e lavoro da casa: le donne messe più in difficoltà.
Jean Pisani-Ferry sul decennio che ci attende.
La borghesia italiana che discute l’euro ma punta sul franco svizzero.
Attilio Fontana si scagiona e si loda (vabbè, ma i soldi in Svizzera sono così poco sovranisti, così poco da “prima gli italiani”).
Un caso di eccesso di ambientalismo frenato, pensate un po’, dal Tar. Paolo Pirani lo segnala, da leader sindacale di grande qualità quale è.
Il giudice (o quello che è) però ha deciso di tenerlo altri 45 giorni in quella che qui in Italia, non essendo comunque titolati di dare lezioni in materia, chiameremmo custodia cautelare. Il metodo di sfinimento psicologico usato contro questo ragazzo è quasi più crudele delle stesse terribili condizioni di detenzione.
Tutto molto sensato.
A Cagliari tutti a guardare skyline e mare dall’alto.
Orso in fuga.