Il discorso di Draghi e l'uso corretto del gelato
Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Mario Draghi scuote la politica italiana nel modo più efficace possibile per chi non abbia cariche, né seguito politico/parlamentare esplicito. Certo, tutti sappiamo che il suo nome viene fatto per tutto, ma non è in questa pan-candidabilità la sua forza. Anzi, quell'invocazione del suo impegno salvifico non gli fa neppure bene, trasformandolo, agli occhi di molti, in un candidato inespresso. Insomma l'importante è ciò che dice qui e ora. E va letto, il discorso di oggi, in continuità e come aggiornamento dell'intervento sul Financial Times di marzo. Allora chiedeva, facendo appello a un estremo senso di opportunità e di tempismo, che si mantenesse, ad ogni costo, in piedi il sistema produttivo. Ora dà atto che gran parte di quello sforzo è stata fatta e che perciò si apre la fase di un impegno ancora più complesso e con una prospettiva temporale lunga. Perché al grande debito accumulato per far fronte alle emergenze e agli acciacchi del sistema economico bisognerà rispondere dandosi tempo, ambizione e obiettivi. Forse per la prima volta nel dopoguerra si mette in chiaro che l'interesse delle generazioni future va tutelato ora e anche con uno sforzo delle generazioni presenti. Si rovescia il modello italiano della spesa pubblica scaricata sui giovani e si chiede, ma stavolta è più facile, che l'orizzonte delle riforme e della finanza pubblica sia posto a trenta o quaranta anni. Ha parlato molto di pragmatismo, per contrastare, forse, l'impressione di un'analisi tutta proiettata al futuro. Il pragmatismo è l'oggi e quindi anche i sussidi, che ha elogiato, ed è la politica di oggi, cui è sembrato riconoscere effettività e risultati (chiedendo solo un ritorno a maggiore trasparenza, maggiore accountability). L'altra parola è stata "insieme", per spiegare che questo scatto della politica si può fare solo tenendo, appunto, insieme tutto il tessuto sociale. Un appello che vale anche per la politica europea e per la politica verso l'Europa.
Se volete il discorso integrale di Mario Draghi di questa mattina al Meeting di Rimini, eccolo.
Quindi c'è debito e debito.
Applaudono un po' tutti, poi vedremo.
Oggi è stato Lorenzo Guerini sul Foglio a dare senso e vita al dibattito interno al Pd. Seguito da commenti di rilievo e preannunci di schieramento quasi precongressuali.
Non fate finta che le cose complicate siano semplici.
E guardate come si organizza chi comincia prima.
L'isola nell'Isola da tenere d'occhio.
Lo strano caso dei ricoveri invisibili.
Sorprese delle opportunità da lockdown e altre misure.
I consiglieri della Lega e il loro Pantheon.
La Germania tenta l'appello al dialogo in Bielorussia.
Oggi ne parlava il Foglio, sfida epocale da seguire.
Gli americani si stancheranno del piagnisteo cospirazionista di Trump?
Cesare Romiti e la ragione per cui era un capo azienda di un'altra epoca (poi le cose possono sempre tornare).
L'uso corretto del gelato (se n'era occupato anche l'Andrea's version di oggi di gelati).