Giuseppe Conte deve lasciare il Consiglio europeo in anticipo per essere alla camera ardente di Jole Santelli e chiede ad Angela Merkel di tenergli il posto e di fare anche la parte italiana. E’ tutto normalissimo perché Merkel ha la presidenza di turno e quindi è la persona che proceduralmente ha il compito di rappresentare tutti, specialmente in questo caso gli assenti. E ricordiamo che nel Consiglio europeo vanno solo ed esclusivamente i capi di stato o di governo e non sono previste figure sostitutive o vice o altri fiduciari. Insomma è meno di un piccolo aneddoto, che verrà però deformato e utilizzato dai commentatori e dai politici di opposizione tendenza sovranista per dire che l’Italia si allinea alla Germania e ne è ormai una provincia (ma c’è anche un filone umoristico opposto tutto basato invece su “magari” e “era ora”). Ma in realtà vuol dire qualcosa di più, ad esempio certifica che in questa fase l’impegno a sbloccare le trattative europee sul bilancio comunitario e di conseguenza sul next generation Eu vedono Italia e Germania notoriamente e dichiaratamente dalla stessa parte. E perciò l’uscita anticipata di Conte non ha creato problemi, sapendo, in anticipo, che sarebbe stata Merkel a mandare avanti il dibattito anche da parte italiana
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