Di cosa parlare stasera a cena
Gli effetti del secondo lockdown in Israele e gli hamburger senza carne
Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Partiamo da qua, per una chiacchierata a cena che potrebbe preludere a successive chiacchiere tutte ognuno a casa propria per un mesetto. Qui c’è la prima riflessione approfondita sulle caratteristiche specifiche del secondo lockdown in Israele, primo paese ad avere adottato questa misura. E’ di uno scienziato israeliano e va a individuare gli errori delle strategie messe in atto in primavera e in estate. Ma soprattutto mostra che il secondo lockdown ha effetti più rapidi e profondi del primo e perciò una speciale efficacia
Vincenzo De Luca prosegue nel suo ruolo di avanguardia o di guastafeste (anche in senso letterale), però le sue scelte molto rigide nelle strategie di contenimento rischiano di esporlo e di esporre la Campania a proteste e pressioni cui difficilmente potrebbe far fronte da sola. Anche proprio tecnicamente la chiusura totale in una sola regione non è praticabile. Sarebbe meglio tentare un maggiore coordinamento con il governo da parte del presidente regionale
infatti De Luca chiede di chiudere proprio tutto il paese e che intanto lui lo farà nella sua regione
Alberto Cirio, Piemonte, invece si affida alle sensazioni
numeri preoccupanti o peggio, analizzati da Federico Ronchetti
sotto questo aspetto cruciale, l’occupazione delle terapie intensive, non siamo ancora in situazione drammatica. Ma i dati del commissario sono sempre leggermente arretrati, in ogni caso si era detto che fino al 30% si può sopportare, per la tenuta del servizio sanitario nazionale. Certo, le considerazioni sulle tendenze in atto portano a valutare anche quel 15% con maggiore preoccupazione. Mentre una questione ancora più rilevante riguarda il numero di anestesisti rianimatori, che, diversamente dalla disponibilità di terapie intensive, non è elastico nel breve termine (non puoi improvvisarli). E’ lì il vero tappo, perché spostare gli anestesisti nelle terapie intensive significa toglierli dal resto della sanità con conseguenze molto gravi nel medio termine
il capo della sezione economica del Financial Times ha qualche dubbio su come vengono costruiti i grafici sul Covid da parte dell’ufficio statistico inglese
La Slovacchia prova coi i test di massa
vedi, certe volte, a pensarci prima, la soluzione più semplice ci era sfuggita
Joe Biden fa i complimenti alla conduttrice del dibattito finale
Un’occasione come un’altra colta dal presidente cinese per ricordare che il paese è militarmente forte e strategicamente non intenzionato a un ruolo remissivo
scioperi romani
Un hamburger potrà chiamarsi così ed essere fatto anche senza carne (finisce così la sfida a colpi di emendamento al parlamento europeo). Vabbè, sappiatelo e informatevi quando lo comprate. Evidentemente, ma non abbiamo fonti certe, ha prevalso l’aspetto, la forma invitante del panino che gronda salse con dentro la …. (quello che vi pare), invece di dare il primato di importanza al contenuto. Non c’è da scandalizzarsi, se nello stesso tempo ad esempio si è vietato di definire yogurt o formaggio un prodotto fatto senza latte, perché in questo caso l’inganno sarebbe totale. Mentre un hamburger è quella specie di torretta con pane, verdure varie, sapori aspri tendenti alla senape e dolci tendenti a maionese o cipolle, e la carne (quando c’è) è uno dei comprimari ma non è l’attore principale. Qui un po’ si scherza, ma non del tutto, perché poi chiameranno hamburger anche proprio la singola schiacciata di qualcosa grattuggiato a grana grossa dal colore vagamente rosaceo. D’altra parte le nostre polpette possono contenere chissà cosa e quello che conta (un po’ platonicamente, ma riconducendo i suoi pretenziosi paradigmi alla bassa cucina) è il concetto di polpetta, è quello a identificarla, che poi sia di pollo, di manzo, di vitello bollito, di avanzi vari, di tonno o altro, non conta molto. Insomma, chiedete o leggete l’etichetta e tutto sarà chiaro