Di cosa parlare stasera a cena
I colori della maggioranza e i colori dell'epidemia
Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Si muovono tante cose, si muove la politica, discretamente, e comincia a migliorare in modo ancora più significativa la curva dei contagi. Il giallo potrebbe ammantare l’Italia già dalla prima settimana di dicembre. La maggioranza resta giallo-rossa ma ha anche un riflesso azzurrino (mentre Giorgia Meloni fa l’ungherese di complemento e Matteo Salvini non sa proprio più di cosa parla, salvo aver acquisito tre parlamentari di Forza Italia che per lui diventeranno solo altri tre cui cercare di trovare un posto in lista quando, con il taglio dei seggi di camera e senato, di dovranno sfrondare tante illusioni) . A cena, tra pochissimi, o magari allargando la platea con collegamenti vari, ci si deve concentrare, se non si vuole essere noiosi, su questi cambiamenti. Qui proviamo a parlarne, come abbiamo fatto in tutta questa settimana caratterizzata, nelle nostre cene, dalla “svolta novembrina”.
Fatto #1
Del giallo Natal come prospettiva probabilissima qui parliamo da giorni, semplicemente osservando che le cose hanno cominciato ad andare un po’ meglio quanto a diffusione del virus, e il cambio di colore auspicato potrebbe andare a ingiallire l’intera Italia. Non c’è da storcere il naso o esercitarsi in banali e non significativi paralleli, il cui esempio ricorrente è quello di chi dice (anche a cena, ma voi ribattete) che è assurdo preoccuparsi del Natale e non di altre questioni più pressanti. La contrapposizione, ovviamente, non esiste. Il Natale, prima di tutto, inteso come stagione anche commerciale, comincia ai primi di dicembre e quindi esattamente quando finisce un ulteriore periodo di 14 giorni a partire proprio da oggi, al termine del quale, se tutto va come sta andando, si potrebbe raccogliere un consistente risultato nella riduzione della diffusione dei contagi. A quel punto si potrà ragionevolmente dare spazio a una ripresa dell’attività commerciale (ricordiamo che per certi prodotti il Natale è metà o più del fatturato annuo) senza correre rischi eccessivi, ma ovviamente mantenendo misure di contenimento come sono quelle esistenti ora nelle regioni gialle. La tradizione poi e le ricorrenze religiose, non ci dovrebbe essere bisogno di dirlo, sono importanti per ciascuno che le vuole ritenere importanti e servono a tenere insieme una comunità molto grande e coincidente con una rilevantissima parte del paese. Anche nel loro caso è chiaro che per le Messe natalizie e per tutto il periodo fino all’Epifania verranno stabilite le regole ora vigenti nelle zone gialle e quindi tutte le norme antiassembramento. Sono cose semplici e ormai apprese da tutti.
Fatto #2
Non fate confusione sui vaccini e non fate gli scettici blu solo per farvi notare in televisione. Il professor Andrea Crisanti è incorso in questi due scivoloni e ha scatenato una tempesta sul web, pro e anti vaccini, di cui non si sentiva il bisogno, affermando che lui non farebbe il primo vaccino che arriva a gennaio senza dati provati a disposizione. Incauto e non ben documentato è stato smentito dall’Ema, che è l’agenzia europea per i medicinali, dalla quale si è fatto sapere che la validazione dei vaccini per sarsCoV2 sta avvenendo con gli stessi standard di sicurezza usati per tutti i vaccini in circolazione per prevenire altre patologie, ma che semplicemente questa volta è stato possibile tagliare i tempi burocratici. Anche da parte italiana c’è stata poi la puntualizzazione di Franco Locatelli, rivolto a colleghi che rilasciano dichiarazioni sconcertanti su vaccini e profili di sicurezza, con cui si garantisce che i vaccini seguiranno tutti gli step di controllo, fissati dalle agenzie regolatorie. di A conferma dell’attività indipendente delle agenzie per il farmaco è poi arrivata nel pomeriggio la notizia che quella italiana, L’Aifa, è prossima a rivedere le raccomandazioni date per l’antivirale Remdesivir e quindi a dare un dispiacere a un colosso della farmaceutica, a riprova dell’azione indipendente e puramente tecnica delle agenzie.
Fatto #3
Volete sapere che succede con governo, maggioranza, parlamento e Forza Italia? Si cominci dalle scelte dei vari gruppi sull’imminente richiesta di ulteriore scostamento di bilancio. Da lì partirà un cammino visibile non verso la piena convergenza ma verso una pratica forma di impegno comune, riscoprendo proprio il ruolo del parlamento, per quelli che, con un opportuno eufemismo, sono stati chiamati “cambiamenti della manovra”. Il sistema è molto simile a quello americano, con le trattative tra amministrazione e gruppi politici anche diversi da quello del presidente, per arrivare alle famose decisioni bipartisan o quasi tali, e da sempre, senza sconvolgimenti per nessuno, il grande partito che a turno è, come dire, all’opposizione del presidente riesce a intavolare trattative e a piazzare qualche…miglioramento. E’ significativo che questo meccanismo si sta inceppando in questi giorni proprio negli Stati Uniti, e tutto per effetto del delirio distruttivo trumpiano. E ancora una volta non sembra un caso che anche qui proprio i due partiti sovran-trumpiani, la Lega e i Fratelli d’Italia, non siano in grado di realizzare qualche mossa bipartisan in parlamento, lasciando sola in questa nobile attività politica Forza Italia, quasi proiettata così suo malgrado nel cielo della politica che dà risposte invece di fare solo gnagnera.
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Commiato settimanale e ci prepariamo per la cena di lunedì