(foto LaPresse)

di cosa parlare stasera a cena

Dalla manovra fattori stabilizzanti per il governo

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Per essere un governo in crisi o quasi crisi bisogna dire che sfoggia una certa progettualità. Con il piano per la ricostruzione post pandemia che comincia anche a prendere forma. Se la parte infrastrutturale fisica sembra acquisita, con qualcosa in più di 27 miliardi a disposizione, restano da definire i pilastri della sostenibilità e della digitalizzazione. Il mondo industriale, potrà sorprendere, ma guarda con molto interesse a questi due pilastri, con quasi più attenzione di un capitolo tradizionale come quello delle infrastrutture. Perché possono innestarsi con facilità in un sistema di sostegno alle attività produttive e specialmente agli investimenti già avviato con industria 4.0. Alla progettualità sul piano si lega, come è notissimo, anche la stessa sopravvivenza del governo. Giuseppe Conte oggi ha segnato qualche punto a favore della durata in carica, cominciando a vedere anche l’obiettivo di legislatura. E proprio grazie a una certa elasticità mostrata nel far partecipare più forze politiche al processo decisionale e alla futura gestione dei 207 miliardi di euro spendibili. Il partito renziano ha cambiato toni, porterà tra qualche giorno le sue proposte (sia di metodo sia di merito), ma è ormai chiaro che si è passati a una fase diversa dal nervosismo degli ultimi giorni e che si guarda alla gestione del gigantesco piano per la ripartenza, con il partito che minacciava la crisi impegnato invece a mettere sui social i risultati ottenuti con la partecipazione al governo (si direbbe non proprio una dichiarazione di guerra). E dai segnali in manovra si è visto anche come Forza Italia, dall’opposizione, abbia segnato qualche punto nella definizione del bilancio 2021. Sono tutti fattori stabilizzanti per il governo, anche perché separano la gestione del piano europeo di ricostruzione da quella della crisi sanitaria, ben più difficile da capitalizzare politicamente ed elettoralmente. 

 

Le tre "cose" principali 

 

Fatto #1

Evitate il bando totale del traffico merci e dei voli da e per Uk, è una misura che fa più danni di quelli che risolve. La commissione europea prova a riportare ragionevolezza nelle reazioni a caldo degli stati dopo la diffusione delle notizie sulla variante del virus isolata in Inghilterra. La commissione chiede che si riprenda il traffico, ovviamente in modo molto controllato, anche perché la situazione dei camion in fila sta diventando non sopportabile. Ieri qui mostravamo come la Spagna avesse approntato voli per far tornare i suoi cittadini da Londra. Non è semplice perché serve anche un protocollo sanitario, sia in partenza sia in arrivo, ma si può fare. Mentre lasciare persone ferme in un altro paese e, in quel modo, davvero a rischio di contagio non è la scelta giusta. Il governo sta studiando un piano per far rientrare gli italiani, probabilmente per ora di cena si saprà quali sono le scelte fatte. 

 

Fatto #2 

Ne parlavamo a cena e sul Foglio in questi ultimi giorni e continueremo a farlo. Comincia la riscossa delle aziende e chi ha qualcosa di interessante e innovativo da proporre al mercato riceve molte attenzioni dai grandi investitori istituzionali. Di capitale in cerca di autori ce n’è tanto ora in Europa e nel mondo. Anche per le aziende italiane è il momento di aprirsi e di guardare alla crescita dimensionale. 

 

Fatto #3 

Donald Trump sta diventando motivo di preoccupazione per tutto il mondo, per l’amministrazione degli Stati Uniti e in particolare per quella militare. Per la Cnn al pentagono seguono con apprensione le sue parole e i suoi atti di questi giorni

 

Oggi in pillole 

 

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