di cosa parlare stasera a cena
AstraZeneca ha cambiato nome prima del Pd
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
C’è la questione del magistrato Nicola Gratteri e della prefazione, da lui firmata, al libro con tesi antisemite e complottiste, rinnovate dagli autori, per nulla smentite. Insomma, una cosa fortissima, ma poco e per niente filata dall’informazione italiana. Allora, parlatene a cena almeno, visto che altrove non ne parla nessuno.
Le tre "cose" principali
Fatto #1
Prima che lo facesse un’altra volta il Pd è stato il vaccino AstraZeneca a cambiare nome. Ma non ha pace (nel mondo) e arrivano nuovi stop al suo uso in base a determinate fasce d’età. A Berlino, ad esempio, sotto ai 60 anni niente vaccino anglo-svedese.
Fatto #2
Un po’ di politica tradizionale, fatta di colloqui e posizionamenti. Va bene per questa fase in cui la politica più strettamente diretta alla gestione del potere sta ancora nella fase di sospensione. Enrico Letta si confronta con Giorgia Meloni, nel rispetto dei reciproci ruoli e tutto il resto che potete immaginare. Fanno un’ora di conversazione e, ragionevolmente, oltre all’impegno comune per migliorare la funzionalità dei sostegni pubblici alle aziende e ai lavoratori e alla composizione delle commissioni di garanzia, reclamate dall’opposizione, si può immaginare che abbiano parlato anche di legge elettorale. Tema sul quale non sembra facilissimo metterli d’accordo, ma chissà. Mentre Matteo Salvini non vuole fare il pop europeo, ma invece vuole scrivere una carta dei valori con Viktor Orbàn e Maeusz Moraviecki. E uno veramente si chiede ma gli glielo fa fare. Quando ha la possibilità, anche fortunata, di riposizione la Lega e portarla nei luoghi della governabilità, anche grazie allo spirito del governo di vasta coalizione pro-Europa, lui, invece, si va a cacciare nel trio monnezza dello stato di diritto, nella triade antiliberale e anche antidemocratica. Nel terzetto degli amici degli amici russi e cinesi. Davvero, non si capisce questa cosa se non, forse, scavando nella sua profonda sfera personale, alla ricerca di cosa lo spinge a rifuggire dalla normale cittadinanza politica e dalle relazioni umane paritarie, rispettose, si direbbe anche piacevoli e interessanti.
Fatto #3
Problema contingente risolto, ma questo è ciò che si dice volare basso.
Oggi in pillole
- Ha ragione Michele Masneri, qui non bisogna guardare il presidente del Consiglio ma gli altri presenti, lì sta la notizia (ma è vero anche che il Lazio con gli anziani sta già molto avanti). E poi i divieti altrove nel mondo sono rivolti proprio a chi ha meno di 60 anni, non a chi ne ha di più.
- Luigi Di Maio legge i giornali e si indigna, ma questa volta ha gioco facile.
- La questione scozzese, diventata a sua volta un prodotto della questione Brexit, si ingarbuglia con i propositi battaglieri e indipendentisti dell’ex first minister (come si chiama il capo del governo locale) Alex Salmond, tornato in pista dopo traversie giudiziarie.
- Attenzione all’effetto travolgente dell’e-commerce, non tanto sul commercio tradizionale ma proprio sul valore immobiliare dei negozi.
- Il testimone giusto al processo per l’uccisione di George Floyd, soprattutto perché sa come reagisce un corpo bloccato dalla forza altrui.
- Bob Dylan verso gli 80, con un po’ di artrite, il resto tutto bene.
- Intanto su Marte.