DI COSA PARLARE STASERA A CENA
Conte il mediatore, guida naturale del M5s
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Politicamente fragili, privi di solidi orientamenti, i 5 stelle trovano in Giuseppe Conte una guida ovvia e naturale. Va benissimo, proprio perché, a sua volta, non è portatore di grandi visioni ideologiche, ma è un mediatore che riesce, però, a piazzare alcuni principi di base grazie ai quali il grillismo può gradualmente crescere nella capacità politica e consolidarsi, in un modo o nell’altro, nei risultati elettorali. Conte completa la migrazione del grillismo verso un approdo moderatamente assistenzialista, blandamente statalista, a tratti socialdemocratico. Va via tutta l’idea dell’internet trasformativo, la robaccia di Roberto Casaleggio ormai targata inizio 2000 e perciò, proprio per quei processi di velocizzazione delle mode portati dalla rete, ormai anche vista come vecchiotta e superata. Conte si dà un passo diverso, si accomoda in una posizione da consenso elettorale medio, qualcosa sopra ai vari libbberali e qualcosa sotto ai grandi attrattori delle coalizioni, e lì sta meglio, potendo finalmente accantonare la vocazione del partito spacca-tutto, quello di “arrendetevi, siete circondati” e dell’assalto al palazzo. Ah, intanto oggi Enrico Letta si è fatto due chiacchiere in tranquillità anche con Luigi Di Maio
Le tre "cose" principali
Fatto #1
Riprendiamo una quasi citazione di ieri per dire che le cose, prima di andar meglio, ora vanno (per un breve tempo) molto peggio. Il dato giornaliero sulle morti per Covid resta terribilmente alto e stride con tutto ciò di incoraggiante arriva invece dai dati epidemiologici. Ma il cammino verso l’andar meglio è segnato e il passo potrebbe accelerare, per ragioni legate agli effetti della vaccinazione e quindi non ancora visibili con evidenza
E si comincia un pochino ad allentare la stretta
Intanto Moderna accelera la produzione
Funzionano le Poste, in Lombardia si va oltre la scoperta dell’acqua calda
Fatto #2
Si prova a riavviare il dialogo, indiretto, tra Usa e Iran per l’accordo sul nucleare
Fatto #3
La vicenda ormai grottesca del complottismo, in versione anti-elitaria di destra e tendenza antisemita, sciorinato e mostrato nel suo dispiegarsi da parte di esponenti della magistratura. Con l’ossessione di quella che chiamano la “nuova Norimberga” e premunendosi, a futura memoria, di far sapere che i colpevoli si stanno già organizzando per avere l’immunità. Insomma, libro, complotto e contro-complotto, tutto in una videoconferenza.
In un terreno ugualmente complottista e concimato dall’odio per la politica e per le regole si sviluppano invece personalità come quella di chi ha minacciato la famiglia del ministro Roberto Speranza (al quale è andata una molto ampia solidarietà politica). Un fatto grave e preoccupante
Oggi in pillole
- La rete unica e gli investimenti nel digitale sono il tema del momento. Il Foglio ne parla e pure voi a cena fareste bene a parlarne, con un buon viatico di idee
- L’America riparte (si vede dal lavoro)
- Cosa sta facendo Donald Trump e che progetti potrebbe avere, raccontato con distacco
- Breve storia delle Costituzioni, con un’attenzione speciale su quella americana (insidiata nella sua logica interna nientemeno che da Kurt Goedel), e qualche tentativo di spiegare perché possono anche aumentare il livello generale di violenza
- Dicono a Foreign Affairs che Mohammed bin Salman ormai deve preoccuparsi solo di gestire il suo rapporto con gli Usa
- Non si possono fare le famose transizioni fermando l’innovazione (si tratterebbe di cercare di governare questi processi e ridurre gli effetti indesiderati)
- In Francia per difendere l’ambiente vietano gli aerei che trascinano scritte pubblicitarie
- Gli strani fenomeni esplosivi sul binario del treno Roma-Lido (quello che dalla città va a Ostia), ancora non spiegati ma specialmente spaventosi nella città nota per i flambus, gli autobus che prendono fuoco da sé
- Agli Uffizi ci sono stati nel 2020 più di 1.200.000 visitatori, in calo ovviamente rispetto agli anni precedenti ma con una buona tenuta e perfettamente al passo con gli altri maggiori musei mondiali. Eike Schmidt si ricorda di ringraziare Chiara Ferragni