DI COSA PARLARE STASERA A CENA
Si torna alla normalità grazie ai vaccini europei
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Si direbbe che la disponibilità di vaccini in Ue non sia più un problema (ed è successo prima, molto prima, di quando si sarebbe potuto attendere). Dimenticati i momenti di attrito con le case farmaceutiche, erano proprio questioni legate al nervosismo dei primi giorni, si va verso una situazione di normalità, in cui la fornitura di vaccini per Sars-Cov-2 e varianti diventa costante, abituale e garantita. Forse certe polemiche sono state un po’ affrettate e, ancora una volta, vale invece la pena di tributare un omaggio alla capacità della ricerca e dell’industria (e della logistica), grazie alle quali il mondo ha potuto far fronte alla pandemia in tempi da record assoluto. Poi finiamola pure con le critiche improvvisate, stupide e ingenerose all’Ue. Tra l'altro, funzionano contro tutte le varianti.
Le tre ''cose'' principali
Fatto #1
C’è il decreto che si chiamerebbe sostegni, ma che Mario Draghi ha illustrato nel pomeriggio riferendosi a lavoro, imprese e professioni. Da notare un abbozzo di convergenza politica nella maggioranza su alcune misure di politica economica, con una prima presa di consapevolezza da parte dei partiti che esprimono ministri dell’esistenza di una linea comune, draghiana si direbbe, alla quale fare riferimento. E anche la Lega prova a prendere una posizione caratterizzata sui temi fiscali. Matteo Salvini continua a biascicare di flat tax, chiamando in soccorso l’ormai spompatissimo Alberto Bagnai. Chissà, forse è un modo per mostrare di essere comunque interessati e capaci di dare un contributo all’attività di governo, oppure è una strategia per prendere una via divergente. In più c’è anche Forza Italia a integrare il decreto sostegni (nel quale il governo ha lasciato studiatamente un margine finanziato per far entrare emendamenti).
Fatto #2
Si sblocca la questione Copasir, c’è stato un gesto di buona volontà da più parti.
Fatto #3
Israele non si ferma e comunque se l’Iran non la smette di impicciarsi sarà difficile arrivare rapidamente a una qualche forma di tregua.
Oggi in pillole
- Le iniziative nelle fabbriche e nei cantieri per la sicurezza sul lavoro.
- Vanno tenuti d’occhio tutti i segnali iniziali di surriscaldamento sui mercati delle materie prime, su quelli finanziari, sui tassi d’interesse, sullo spread. Potrebbe essere la vicenda dominante dei prossimi mesi.
- Il lavoro che tira negli Usa.
- La statua che resta (ed è di Cecil Rhodes).
- Ripescaggio dal Foglio di qualche giorno fa per raccontare il mare meraviglioso nella costa in cui arriva il gas del Tap, così tanto per fare un ripassino sulle battaglie ambientaliste più sbagliate e fuori bersaglio.