DI COSA PARLARE STASERA A CENA

Salute, lavoro, Recovery: l'Italia vede la ripresa

Giuseppe De FiIippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

La pandemia sta frenando in modo sostanziale e, fatto più significativo, si vede con chiarezza l’effetto della vaccinazione di massa avviata ormai da settimane. C’è ancora una settimana di maggio, i tempi sono stati rispettati e forse si è fatto anche prima di quanto si potesse immaginare. Il governo è riuscito a creare le condizioni per azzerare (quasi) sia i dividendi elettorali del successo nella lotta alla pandemia sia quelli di chi voleva cavalcare le lamentele e le proteste. La ripresa delle attività più sociali comincia a percepirsi e, soprattutto, sta rimettendo in movimento il mercato del lavoro nei servizi, quello che aveva sofferto di più. La partita sui licenziamenti sembra durissima, ma anche in questo caso le rispettive posizioni (sindacali e confindustriali) potrebbero ammorbidirsi, dopo aver pagato il tributo all’immagine pubblica. Perché l’allungamento ad agosto del blocco per i licenziamenti nelle aziende più in difficoltà, proposto o un po’ infilato a sorpresa, dal ministro Andrea Orlando, potrebbe essere superato presto dagli eventi. La ripresa mondiale deve ancora farsi sentire e già il manifatturiero italiano è sotto tensione positiva. I servizi e il commercio sono pronti a beneficiare della fine delle restrizioni, in Italia e soprattutto fuori. Mentre a Palazzo Chigi hanno tirato fuori una soluzione compromissoria per le regole con cui gestire nei prossimi anni i fondi del piano per la ripresa, dando poteri sostanziali alla Presidenza del Consiglio e al Ministero dell’Economia, ma creando un livello di controllo politico in grado di dare voce al Parlamento e trovando anche spazio per un consulto permanente con le parti sociali. Forse anche di questo insieme di fatti positivi e rassicuranti Draghi andrà a parlare nel primo Consiglio europeo in presenza da diversi mesi a questa parte.

 

Le tre ''cose principali

Fatto #1
Continuano gli atti gravi e provocatori dal regime della Bielorussia contro, prima di tutto, i suoi cittadini e contro l’Ue. Da qualche ora è bloccato a Minsk un aereo Lufthansa, per asserite minacce terroristiche, di cui non vengono fornite prove e neppure qualche vaga indicazione. La mossa sembra, nella migliore della ipotesi, dettata dal desiderio di intorbidire le acque, anche perché adducendo le stesse, non dimostrate, minacce terroristiche era stato costretto all’atterraggio in Bielorussia il volo sul quale era il giornalista anti-regime Raman Pratasevich, ora detenuto proprio per la sua attività di informazione indipendente. L’Ue ha cominciato passi formali di protesta partendo dalla convocazione dell’ambasciatore della Bielorussia. Le decisioni successive potrebbero comportare, come prima reazione, varie forme di chiusura dello spazio aereo e di limitazione del traffico aereo tra Bielorussia e Ue. Un ritratto del giornalista, spina nel fianco del regime. Come ci fa notare Giulia Pompili c’è un giornalista fermato in aeroporto anche in Myanmar. E in Bangladesh.

 

Fatto #2
Vari sviluppi politici romani all’avvicinarsi delle comunali meritano le nostre chiacchiere a cena. Si è parlato (lo ha anticipato il sito Fanpage, ma sono arrivate smentite autorevoli) di Maurizio Gasparri come candidato del centrodestra, mentre uno storico grillino capitolino, Marcello De Vito, lascia il movimento. Aveva resistito per anni, perfino quando venne scartato come candidato sindaco e gli venne preferita Virginia Raggi (in un’occasione irripetibile di vittoria sicura). Oggi, con evidente scelta di tempo pre-elettorale, si chiama finalmente fuori. Malgrado gli sforzi dei dirigenti (che poi vai a sapere chi son) nazionali per creare un clima di continuità a sostegno della ricandidatura di Raggi, insomma, il M5s romano è del tutto scompaginato e non sembra in grado di dare l’impulso elettorale con cui vinse nel 2016. Anche perché De Vito potrebbe fare un salto mica da poco, per andare a dare una mano al partito già piuttosto forte sulla piazza romana.

 

Fatto #3
Negli Usa proseguono, e neanche sottotraccia, i tentativi di intervenire in modo partigiano sul processo elettorale. Le provocazioni, le accuse infondate ma rumorose, messe in giro da Donald Trump prima di perdere le elezioni (spaventato dai sondaggi), mentre le perdeva (sconvolto dall’andamento dello spoglio) e dopo averle perse, continuano a muovere i suoi sostenitori e attivisti.

 

Oggi in pillole

  • In Cina arrestano i preti e i cristiani non allineati.
  • L’appassionante questione degli inglesi in vacanza in Ue, con lo speciale, ma non troppo, caso spagnolo.
  • A proposito degli 80 anni di Bob Dylan qui c’è il racconto del tecnico del suono con cui ha inciso alcuni degli album nel periodo eroico. E ci sono altri elementi della sua biografia, tra i quali scoprirete, ad esempio, che la sua prima canzone l’aveva scritta per Brigitte Bardot. Ah, il pezzo è stato scritto nel 1964.
  • L’Italia sempre più il paese della tolleranza intelligente verso gli artisti travolti dal moralismo.
  • Forza microbi!
  • Oggi al Giro hanno dovuto combattere con vento, freddo e tutti i modi in cui si mischiano in montagna.
  • Una cosa di golf ci vuole ogni tanto, perché in un torneo del Grande Slam, il Pga Championship, ha vinto un giocatore che si chiama Phil Mickelson, ha più di 50 anni, è un idolo degli appassionati per la precisione nel gioco corto e si è giocato in vari casinò tanti dei soldi vinti negli anni precedenti. Pga sta per professional golf association ed è l’antica associazione dei golfisti professionisti americani, riuniti in sodalizio anche perché un centinaio di anni fa erano ancora, in un certo senso, la parte debole, in quanto esclusi dai grandi tornei, tutti riservati ai dilettanti. Le gare Open corrispondevano proprio alla possibilità di ammettere anche i professionisti. Poi con la crescita dei montepremi le cose sono cambiate e il professionismo è diventato la parte forte. Qui ci descrivono i bastoni che hanno permesso a MIckelson questa incredibile vittoria.
  • L’affetto di Firenze per Davide Astori.