DI COSA PARLARE STASERA A CENA
Su Napoli c'è l'accordo Pd-M5S
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Niente da fare ancora per i nomi della coalizione un po' al governo e un po' all'opposizione, cioè del centro di Forza Italia e altri e delle due destre concorrenti. Si è detto più volte che il ritardo era imbarazzante ogni giorno maggiormente, ora siamo al grottesco. Anche per la qualità dei nomi che vengono in qualche modo proposti e poi esposti a interviste meritatamente crudeli. Sarebbe auspicabile, in un delirio finalmente antipolitico con qualche argomento almeno divertente, una specie di rivolta di questi candidati bruciandi, carne da cannone dell'intervista velleitaria. Ma purtroppo non si ribelleranno mai. Un accordo invece c'è a Napoli, su Geatano Manfredi (un altro ex ministro, dopo Roberto Gualtieri a Roma, ma in questo caso c'è accordo su maggioranza Conte 2, governo nel quale, curiosamente, uno dei ministri più leali e collaborativi con Conte era proprio Gualtieri).
Le tre "cose" principali
Fatto #1
Nomine cominciate con decisione da parte di Mario Draghi e senza proteste. Sembra che partiti capaci in passato di scannarsi al loro interno e nelle coalizioni siano diventati improvvisamente passivi o proprio disinteressati alla partita per le nomine. Forse le avevamo e le avevano sopravvalutate quanto a effetti sui loro destini politici. Che vantaggio ha avuto, per dire, il Movimento 5 stelle dalla presenza di Fabrizio Palermo alla guida di Cassa depositi e prestiti? E la Lega cosa ha tratto, se non polemiche, dalla presidenza Rai a Marcello Foa? Il fatto è che per dare un senso alle nomine bisogna avere anche un progetto politico sensato. Pensate a cosa facevano i nominati da Dc e Psi e capirete. Adesso invece è sembrato che, ad esempio i 5 stelle, dovessero per forza trovare di corsa qualcuno da nominare, magari decente e presentabile. Allora meglio una pausa di riflessione, con l'impiccio delle nomine affidato a Draghi e poi si vedrà.
Fatto #2
La stretta su Hong Kong da parte del governo cinese si fa sempre più stretta.
Fatto #3
L'imbroglio scoperto del regime bielorusso.
Oggi in pillole
- Non sembra il banale profitto il movente del disastro della funivia ma forse l'ancora più banale pigrizia e abitudine.
- Nessun miracolo per Alitalia.
- La flotta americana un po' in affanno per le tensioni nel Pacifico.
- La vita di Carla Fracci.