DI COSA PARLARE STASERA A CENA
Il forzato ritorno al realismo della politica italiana
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Cari partiti, questa volta non si esce dal governone facendo finta di non esserci stati o, in caso, di aver dormito. Non c'è lo scontento da costruire con un po' di propaganda come avvenne nel dopo-Monti e non c'è neanche una diretta assunzione di responsabilità politica come appunto quella che, forse con un grave errore, fece Monti dando vita a un suo partito. Insomma, non c'è una Scelta Civica a catalizzare una stagione di governo, ma toccherà a tutti gestire la continuità politica. Ma, come si diceva prima, questa volta si tratta di rivendicare risultati validi e, cosa ancora più importante, di essere parte di una nuova stagione. Ha qualcosa di provvidenziale quanto è successo. La politica era incartata tra proposte concorrenziali non realizzabili, con i vincitori di turno condannati a mostrare la loro inconcludenza. Fino a quella specie di rito espiatorio che è stato il voto di massa per il Movimento 5 stelle. Da una tragedia mondiale come la pandemia deriva almeno un bene, con il forzato ritorno al realismo della politica italiana.
Le tre "cose" principali
Fatto #1
Ieri il piano di ripresa spiegato (con piglio politico e programmatico) da Mario Draghi. Oggi il punto di vista europeo. E la Commissione comincia subito a tenere d'occhio i conti pubblici italiani. Comunque niente patto di stabilità per un po'.
Fatto #2
Come sta la nostra democrazia (uno sguardo più profondo, non legato al quotidiano).
Fatto #3
Manca la democrazia e sono guai per la Lira (turca).
Oggi in pillole
- Il nuovo presidente di Israele.
- Kamala Harris in azione per difendere il diritto di voto di tutti gli americani.
- Era meglio il bistrattato AstraZeneca...
- Consigli per cubo di Rubik.
- Un po' più caldo e qualche pioggia.
- La vita di Rino Gaetano, finita un 2 giugno.