DI COSA PARLARE STASERA A CENA
Le capacità mimetiche di Matteo Salvini
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Il primo spunto, quello che viene diffuso di più, non è un granché. È la solita mossa salviniana con la richiesta di qualcosa già deciso e messo in calendario. In questo caso la rimozione dell’obbligo di mascherina all’aperto. Il governo da tempo aveva stabilito di valutare in tempi brevi e già circolano alcune date, la più lontana delle quali è il 15 luglio. Matteo Salvini va da Mario Draghi e piazza poi sul mercato dei social questo incontro come se fosse dedicato all’ottenimento della “libertà di respiro”, insomma come se si fosse parlato solo di mascherine da rimuovere. Poi c’è anche il mercato politico più evoluto, e anche su quello, però, Salvini, e qui sta la questione divertente da affrontare a cena, comincia ad avere qualche argomento da offrire. Intanto, è più diplomatico e più politico. Non si impunta, come non lo fa Draghi, sul sì o no alla proroga dello stato di emergenza. Anzi, per entrambi sembra che non sia più il caso di mettersi a fare scene e polemiche per faccende puramente simboliche come quella. L’impressione, invece, è che Salvini si stia mettendo a fare politica e che sia tentato da qualche nuova conversione, da qualche strada nuova. E allora la fantasia corre, si va a ragionare di future maggioranze, di possibili equilibri nuovi. Molti elementi potrebbero allinearsi, con l’invocazione di Silvio Berlusconi per il partito unico sì bloccata ma ugualmente capace di avere conseguenze politiche, e la sfida contro i simboli, come, dicevamo, lo stato di emergenza, lasciata a una Giorgia Meloni da attirare su questo terreno per poi provare a marginalizzarla. Gli estremisti no-euro, poi, li sentite più parlare? E la permanente campagna contro l’immigrazione non si è fatta rituale, ripetitiva, manieristica? Non è diventata per Salvini quasi uno stanco obbligo, utile solo a marcare il terreno e non farsi togliere voti a destra? Qui non lo si ama, ma se ne capiscono le capacità mimetiche. E si capisce che, con un abile travestimento politico, potrebbe sorprenderci.
Le tre "cose" principali
Fatto #1
Salvini potrebbe sorprendere e Giuseppe Conte deve solo trovare il coraggio per tentare anche lui una strada nuova. Non ha (ancora) una sua forza elettorale e una sua forza politica, ma, se vuole tentare davvero l’avventura, adesso ha un’occasione fantastica, con un bel distacco netto da Beppe Grillo, dopo aver già rotto con Davide Casaleggio. Il momento magico, nel nome della contestazione alla linea filo-cinese, per iscrivere il suo futuro Movimento 5 stelle nell’elenco dei possibili componenti di maggioranze di governo.
Fatto #2
Anche perché la Cina continua a commettere atti contrari allo stato di diritto, anche a Hong Kong, dove il potere di Pechino dovrebbe avere qualche limitazione (secondo gli accordi che portarono alla restituzione da parte del governo britannico). Atti che pongono la Cina e i suoi amici esterni fuori dalla serie A delle relazioni internazionali.
Fatto #3
Ancora sulla mancanza di parti necessarie all’industria meccanica e alla costruzione di apparecchi e macchine, sarà un motivo ricorrente per tutto il residuo del 2021.
Oggi in pillole
- Eurogruppo con protesta. Il ministro austriaco si imbuca tra i frugali, in passato Vienna aveva piuttosto flirtato coi sovranisti, e critica la nuova Ue, cioè l’Unione che sta nascendo con lo sforzo comune per far ripartire l’economia anche attraverso una nuova gestione, meno nazionale e più comunitaria, dei metodi di finanziamento del debito pubblico. La protesta austriaca, di scarso peso politico, sembra più una benedizione all’avvio della nuova Europa che uno stop.
- Così già sapete perché nel fine settimana farà un gran caldo.
- Rafa Nadal si riposa un poco (niente Londra e niente Tokyo).
- E bravo Rocco Commisso che ha avuto il coraggio di spezzare il potere dei procuratori e non sottostare a richieste tanto perentorie quanto fuori luogo. Saluta Rino Gattuso e si mette a cercarne un altro.