DI COSA PARLARE STASERA A CENA
La Commissione Ue promuove il Recovery italiano a pieni voti
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Forza adesso, perché qualcosa si è allineato per il verso giusto. Passa qualche minuto e c’è un po’ più di approssimazione sui contenuti della decisione (comunque positiva) che verrà annunciata domani direttamente a Mario Draghi dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Mentre oggi, di futuro dell’Ue, hanno parlato direttamente Draghi e Angela Merkel, ne saprete qualcosa certamente per cena. Ma, insomma, il succo è che ora si parte davvero. Perciò preme in modo speciale l’agenda delle riforme (le conosciamo bene: pubblica amministrazione, giustizia, regole del lavoro e degli appalti, istruzione, rapporto tra stato, regioni ed enti locali). Però si parte davvero, con i primi soldi in arrivo già prima della fine dell’estate e, con essi, la necessità di avere i primi progetti e la capacità di avviarli e di rendicontarne l’avanzamento. Se il, diciamo così, semplice arrivo di Draghi a Palazzo Chigi, imponendo un’agenda pragmatica, aveva travolto molto del non-sense politico circolante, ora le cose si faranno ancora più difficili per chi punta solo a tatticismi, a perdite di tempo, a dichiarazione tanto tonanti quanto fatue. Ora si entra in una specie di Draghi accelerato, come per la messaggistica vocale a doppia velocità, e per non perdere il contatto con l’azione di governo, come appunto succede con i vocali accelerati, non ci si potrà distrarre neanche un secondo. La pena, per chi non sta al passo, è tutta lì: non sta al passo e, da solo, si mette fuori dal gioco.
Le tre "cose" principali
Fatto #1
A proposito, l’impressione è che Luigi Di Maio abbia imbroccato la scelta di fare il ministro degli Esteri, posizione in cui può imparare e tessere relazioni, senza cadere nei grillismi sciocchi (ma è stato abile a schivare il recente risorgere del pericoloso abbraccio sino-grillesco) e preparandosi, invece, a un domani diverso, magari più moderato, certamente più atlantista. Ecco un tweet del segretario di stato americano Antony Blinken. E anche in Forza Italia c’è il desiderio di provare a tenere il passo del premier, magari proponendo e cercando risultati sul fronte fiscale.
Fatto #2
La Bce intende andare avanti con i bassi tassi d’interesse, diversamente da quanto annuncia la Fed. Lo dice esplicitamente e lo fa capire Christine Lagarde, anche, ad esempio, definendo temporanea l’inflazione in corso. E perciò, detto dell’inflazione, in generale, la politica dei tassi di interesse rimane espansiva, cioè favorevole agli investimenti, ai consumi, alla crescita.
Fatto #3
Siamo sempre lì, anche in Usa la paura è per la variante Delta e comincia a crescere una specie di tensione sociale tra vaccinati e non vaccinati. Attenzione, perché potrebbe diventare una questione seria anche da queste parti. Però Madison Square Garden è grande e grosso e pieno di vaccinati. Non ditelo in Italia ché poi chissà che pensano.
Oggi in pillole
- Chi fa funzionare lo stato italiano.
- Giovanni Toti celebra il lascito del truffatore ravveduto, a buon pro dei neonati.
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