di cosa parlare stasera a cena
Come funziona il metodo Draghi-Mattarella in politica estera
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Altra crisi appianata e non state a sentire i gufi. Certo che ci sono occasioni di divergenza, ma il metodo Draghi-Mattarella, che impone di togliere i fronzoli polemici e dì andare alla sostanza delle questioni, ha fatto sì che anche nelle relazioni Italofrancesi tornasse uno spirito collaborativo. Anche perché c'è da lavorare insieme sul mantenimento e sul rafforzamento della strategia, di stampo federalista e non nazionalista, di Next Generation Eu. In cui la stretta collaborazione tra Italia e Francia rende possibili novità straordinarie.
Le tre cose principali
Fatto #1
Leggere i resoconti. E le battaglie politiche hanno momenti di speciale attenzione dall'opinione pubblica grazie a questo tipo di eventi eccezionali. Sappiamo bene da anni, soprattutto grazie all'impegno delle associazioni radicali vicine ai detenuti, che il sistema carcerario italiano è fuori dalle regole costituzionali e dalle garanzie dei diritti umani. Ora si può agire e il ministro sa cosa deve fare.
Fatto #2
Come sta il Papa, di più non si sa e neanche di meno, il resto sono noiose speculazioni. Ah, giusto, non vorremmo dire ma che succede se...
Fatto #3
Unica cosa che si può contestare alla strategia renziana (con abboccamento separato con Matteo Salvini) è quel riferimento lezioso e un po' piagnone all'essere controcorrente. Invece, è perfettamente nella corrente, e per fortuna, perché sa sentire l'orientamento dell'opinione pubblica e sa tradurlo (non in voti, perché ne prende pochi, e questo è un fatto che può avere varie spiegazioni) in iniziativa politica e in tattica parlamentare. Vale, ovviamente, per la realizzazione degli obiettivi principali della legge Zan.
Oggi in pillole
- E' morta Raffaella Carrà. Aveva 78 anni.
- Boris Johnson dovrebbe comunicare la fine delle restrizioni.
- Comincia l'operazione simpatia per creare un re.
- L'Etna che si dà da fare.