Lo schema Renzi per il ddl Zan
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Ieri ne parlavamo e ci era sembrato che quello di Matteo Renzi fosse un tentativo di lavoro politico e nel campo in cui è più portato, cioè la capacità di cogliere forme di consenso diffuse, non ideologiche, non ben rappresentate, e farne temi di convergenza tra forze diverse (così nacque il suo governo, per dire), arrivando anche a volte, a vittorie parlamentari di grande clamore. Lo schema è su uno speciale tipo di ascolto dell'opinione pubblica (speciale perché non segue i canali normali, tra cui ora ci sono anche i social), poi sulla abilità nella manovra politica e nella tecnica parlamentare. Così, riesce a usare il massimo del politicistico (la manovra parlamentare) per dare spazio e, a volte, trasformarle in riforme, a richieste che arrivano dalla società, in cui sono anche maggioritarie, e che però vengono avanzate in modo impolitico, a volte con toni qualunquisti o populisti. Insomma, Renzi sa trasformare l'impolitico in politico. E questa dote, forse, pet ragioni che di intuiscono ma non si capiscono veramente, ha anche a che fare con il contrasto tra i suoi scarsi risultati elettorali e i suoi notevoli successi parlamentari. Oggi, come si diceva una volta, sono esplose queste contraddizioni del renzismo. Buon per lui, eh, perché un po' di confronto aperto con il dibattito pubblico, ancorché mediato dai capetti social, può solo fargli bene. Come sapete tutti, eccoci al punto, ha litigato nientemeno che con i Ferragnez. Non un granché la controrisposta di Fedez. Zero argomenti e un certo annaspare tra parodia renzista e volgarità piana.
Le tre "cose" principali
Fatto #1
Migliorano le attese di ripresa, con crescita del Pil ormai fissata sopra al 5 per cento sia dai centri studi indipendenti sia dal governo. I numeri più importanti oggi sono stati presentati durante l'assemblea dell'associazione bancaria.
Fatto #2
La riapertura delle scuole e perché l'appuntamento di settembre con la normalità non può saltare.
Fatto #3
Cose che vanno finalmente bene, però, lontano, che più non si può, sono di nuovo chiusure e restrizioni. Eppure.
Oggi in pillole
- La Bielorussia si è rapidamente trasformata in regime autoritario e non si vede più come tornare a una condizione anche minimamente accettabile di rispetto dello stato di diritto e delle regole democratiche. Ora il presidente/dittatore Lukashenka è arrivato a far condannare a 14 anni un politico di opposizione, Viktor Babarika, già candidato contro di lui. Un atto violento, da despota, che sancisce definitivamente il passaggio al regime.
- C'è voluta la Procura, ma tanto i fissati no-vax non ci crederanno mai.
- Il geometra Da Vinci, un po' Leonardo.
- Che è successo a Wimbledon e ora forza Berrettini.
- Perché potrebbe finire il caldo eccessivo.
- Come si snoderà per Roma il funerale di Raffaella Carrà.