(foto Ansa)

di cosa parlare stasera a cena

I dati dicono che il green pass sta funzionando

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Il green pass sta funzionando, non perché lo chiedono nei luoghi pubblici o su alcuni mezzi di trasporto (i controlli sono blandi e gli obblighi limitati) ma perché dà fiducia, è utilizzato, è un forte incentivo alla vaccinazione. E la ministra Lamorgese ha dovuto affrontare i noiosissimi causidici, le pagliette da social, per spiegare che, certo, i gestori dei locali come bar e ristoranti devono chiedere i green pass ma non anche i documenti personali. E a quei controlli successivi e incrociati provvederanno, a campione, le forze di polizia. In modo che ci sia comunque un deterrente all’idea di farsi prestare il green pass da qualcuno o da farne fotocopie. Poi, certo, qualcuno lo farà e non verrà beccato, altri, invece, verranno trovati con i controlli casuali e avranno qualche problema, perché alla normativa sul green pass si aggiungono quelle sui documenti falsi e tutto il resto.

 

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Sì, questa cosa l’abbiamo pensata tutti mentre scorrevano le immagini parigine tronfie e festanti. Però, se lo scrive Nicola Zingaretti, e durante la campagna per il Campidoglio, gli diamo spazio e siamo indulgenti anche su qualche ora di ritardo nell’esternazione rispetto al flusso dei social. La risposta di Virginia Raggi è apodittica, come sempre, però c’è questo buffo riferimento all’Expo, altra manifestazione cui i 5 stelle si opposero in modo strenuo e con dovizia di insinuazioni. Intanto, gli atleti guardano a Parigi.
 

Fatto #2

Gli incendi, la mano dell’uomo, ma non dell’umanità in generale, proprio di qualche suo specifico esponente (poi ogni tanto li colgono in flagrante).

Fatto #3

Lo ha notato Chicco Testa e noi parliamone, speranzosi e stupefatti, a cena: Beppe Grillo ha scritto cose sensate sulla gestione dei rifiuti, senza ricorrere a nessuno dei cliché a 5 stelle (cioè alle fissazioni da lui sempre propinate) e dando, invece, indicazioni favorevoli alla realizzazione di nuovi impianti. 

Oggi in pillole

- Padre Olivier Maire è stato ucciso in Vandea (sì l’uccisione di un prete da quelle parti ha un’eco storica) da un rifugiato ruandese, già responsabile dell’incendio della cattedrale di Nantes. C’è stato, ovviamente, sdegno e dolore in Francia, per la morte di un uomo che stava aiutando e accogliendo. Emmanuel Macron è intervenuto pubblicamente, anche per evitare che si carichi troppo la vicenda da parte dell’opposizione.

- E bravi a Milano (a Roma anche l’anno scorso, comunque, i nidi facevano orario pieno).

- Che poi, mentre si discute, molto cavillosamente, di green pass, arrivano i Tar a mostrare come sia difficile e intricata la via della regolazione sanitaria preventiva.

- Dopo quelli sportivi e quelli musicali (Maneskin) arrivano altre medaglie all’Italia. Scherziamo, eh. Perché qui si tratta del riconoscimento scientifico più importante, Nobel escluso, per la fisica teorica, la medaglia Dirac, che quest’anno va a un’italiana, Alessandra Buonanno, esponente, come tutti i suoi colleghi, però, non tanto di una squadra nazionale quanto di una comunità mondiale di ricercatori.

- Fa molto caldo, a cena, però, non parlatene.

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