(foto EPA)

di cosa parlare stasera a cena

Per trovare soluzioni in Afghanistan non basta l'occidente

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Mario Draghi ha sentito al telefono tutti i principali attori della scena diplomatica internazionale. Lo ha fatto per preparare il G20 straordinario sull'Afghanistan e per incanalare le iniziative comuni nel G20 come luogo di azione coordinata. Sarebbe fuorviante parlare di occidente, come si è detto a caldo, con un po' di enfasi dovuta all'emozione del momento, esagerando sia sui termini e la rilevanza della sconfitta occidentale e facendo riferimento a un termine confuso e confondente, come l'occidente. Un colloquio importante tra quelli tenuti da Draghi è stato, per capirci, quello con Vladimir Putin, difficilmente ascrivibile al concetto corrente di occidente. Sembra di capire che il lavoro diplomatico punti almeno alla stabilizzazione della situazione, per consentire l'avvio di colloqui con i talebani e gestire il probabile ulteriore flusso di profughi. Un altro tavolo è quello della Nato, e forse lì c'è qualcosa pertinente con la definizione di occidente. Attorno a quel tavolo si dovrà recuperare una comune strategia, dopo che le scelte americane sono sembrate divergenti e troppo autonome rispetto al resto dell'alleanza. 

Poi, per capire la differenza tra diplomazia, difesa dei propri interessi strategici, tentativo di tutela dei diritti umani, come dire, altrove, a distanza. L'italia e l'Ue parlano anche con Putin per gestire la crisi dell'opposizione antitalebana e siamo inorriditi perché sappiamo che le milizie armate li cercano casa per casa. Questo può aiutare le operazioni

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Poi c'è The Atlantic, cioè il centro liberale e tradizionale della visione politica americana, che dice che stavolta non è come Saigon, è peggio. I metodi tribali con cui i talebani impongono il terrore.

Fatto #2

E dopo qualche giorno, schivando le strumentalizzazioni politiche di chi voleva usarli come truppa contro il governo e contro la campagna vaccinale, anche I ristoratori e i baristi si sono convinti dell'utilità del green pass

Resta invece faticosa la presa di coscienza dell'importanza della campagna vaccinale da parte del sindacato. Soprattutto si vede la permanenza di una deleteria confusione tra una campagna di sanità pubblica, come quella sulla vaccinazione, e i diritti dei lavoratori nel rapporto con le aziende. Sono due piani diversi e mischiarli è terribilmente pericoloso. Il primo riguarda l'intera popolazione e taglia orizzontalmente tutte le specifiche istanze organizzative, come la fabbrica o la scuola. Il secondo ha a che fare con rapporti tra parti, regolati dalla legge e dai contratti, e punta a tutelare la salute nei luoghi di lavoro e nelle speciali condizioni in cui può trovarsi il lavoratore. La vaccinazione diffusa e il divieto di frequentare le aree comuni per i non vaccinati hanno derivano da decisioni, condivise, di sanità pubblica e non possono essere modificate da altri accordi. Semmai, però, l'obiettivo, nei luoghi di lavoro, in cui le persone sono tenute, per vincoli contrattuali e non per loro scelta, a condividere spazi, avrebbe dovuto essere quello di estendere al massimo la vaccinazione, senza prendere in considerazione gli pseudo argomenti dei novax e soprattutto senza dare a essi la legittimazione di un sostegno sindacale. Ed ecco invece cosa scrive, dopo Cgil e Cisl, anche la Uil scuola.

Fatto #3

Israele lancia con convinzione la campagna per la terza dose di vaccino. E, appunto, c'è ancora tanto da fare, lo mostra anche, pur di fronte a buoni risultati, l'esperienza inglese. In Germania va maluccio. E fanno pensare i casi gravissimi di contagio a causa di comportamenti avventati e pericolosi, di cui, si spera, verrà chiesto conto. 

Oggi in pillole

-Talebnomics.

-Messa così sembra un modo per travolgere il mercato del lavoro e la propensione all'investimento industriale.

-Ci sono i controlli sul green pass e anche le multe.

-Stefano Bonaccini invita alle vacanze in Romagna.

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