DI COSA PARLARE STASERA A CENA
L'accordo sulle pensioni è la vittoria del compromesso
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Abbiamo vissuto una ventina di giorni di straniamento, con la sensazione di essere negli anni Novanta o durante i giorni dello spread impazzito e poi del governo Monti. Insomma, tutti a parlare di pensioni e di riforma per riequilibrare il sistema previdenziale. Poi, la soluzione dell’ansia immediata, comprese le minacce di scioperi e le levate di scudi parlamentari, dovrebbe arrivare con un compromesso anche abbastanza banale. Un breve rinvio del sistema delle quote e, poi, la stabilizzazione. Intanto, forse con meno attenzione politica e mediatica, si lavorava alle cose più importanti, alla vera sostanza, con il Piano nazionale di ripresa, dagli effetti e dalla portata ben maggiori. Un assaggio rilevante, di cose sostanziose, oggi si poteva avere con l’assemblea delle aziende di costruzioni. Ovvio che attendano il piano nazionale con ben più interesse della manovra. Cercano di far capire che le aziende si stanno preparando per cogliere l’opportunità, e va bene, ma anche per riuscire a sostenere il grande sforzo richiesto. Non è facile, in Italia sono stati molti i casi di aziende non proporzionate, come capacità tecniche e come capitale, rispetto a impegni molto ambiziosi. Comunque, in caso di cambi dell’ultimo minuto, nel tardo pomeriggio Mario Draghi e Daniele Franco faranno conferenza stampa per illustrare le decisioni sulla manovra. Ah, intanto ecco gli ultimi preparativi per il G20 alla Nuvola, all’Eur a Roma. E qui mettiamo pure le proposte di Alberto Brambilla, che se ne intende, per equilibrare la previdenza in Italia, visto che altrove non lo fanno tanto parlare.
Le tre "cose" principali
Fatto #1
Sì, pensiamo tutti all’inflazione ed è la prima volta da quando è stata programmata, in modo credibile, la nostra stabilissima moneta comune. Ecco come la vede la Bce (spoiler: secondo i banchieri centrali i prezzi ricominceranno a rallentare già nel 2022).
Fatto #2
Un po’ maramaldi, un po’ legittimamente autorizzati a esprimere un dissenso sulla gestione del passaggio parlamentare della legge Zan, anche nel Pd (e sono i più interessanti per ovvie ragioni politiche) ci sono voci che cercano di non entrare nel gioco dell’indignazione fine a sé stessa ma di ragionare sugli errori commessi.
Fatto #3
Boris Johnson picchia duro con gli aumenti di tasse per i contribuenti britannici.
Oggi in pillole
- Il centrodestra fa vertici.
- I no-cannabis meloniani (si spera che almeno servano a sollevare attenzione e curiosità sul referendum).
- E Gennaro Migliore vuole dirci che Italia Viva non andrà a destra e non sarà disponibile per intese occasionali con la destra per l’elezione del futuro Presidente della Repubblica.
- Abbiamo bisogno di far entrare migranti, non di fermarli.
- Ecco quando serve la quarta dose.
- L’agenzia cinese controllata dal regime al potere rimarca la forte ripresa dei contagi Covid in Russia.
- Per la prima volta in 20 anni risale la quantità di sigarette vendute, che vorrà dire? Tentate una risposta a cena, ma non litigate tra fumatori e non.
- La situazione del vortice che incombe sulla Sicilia ben spiegata.