DI COSA PARLARE STASERA A CENA
L'Ue post-pandemia mette fuori gioco i sovranisti
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Il lavoro di Mario Draghi per predisporre non solo l’avvio, vincolante poi per i sei anni successivi, dell’adesione italiana al progetto Next Generation Eu, ma anche la ridefinizione degli accordi europei sulla disciplina di bilancio dei singoli paesi. Si parla di una, finora inedita, disponibilità dei Paesi Bassi (in passato sempre in posizione polemica) a essere addirittura dalla parte di Italia e Francia. E c’è anche nella nuova maggioranza tedesca qualche tono nuovo, malgrado (o grazie a) i liberali in posizioni chiave nella politica economica. A Berlino non ci sono più solo dei “no” alle proposte di cambiamento del Patto di stabilità ma anche qualche apertura di disponibilità. E questo è forse il lascito più importante della politica economica post pandemia. Perché il primo impegno verso l’emissione di debito comune a fronte di investimenti nazionali vincolati ha fatto svanire, davvero in un colpo, una serie di diffidenze reciproche. Non perché siamo diventati improvvisamente tutti bravi o tutti creduloni, ma perché è cambiata la ripartizione delle responsabilità. Non se la prendano i sovranisti, ma sono stati proprio saltati dal nuovo assetto di politica economica europea. Con l’interventismo nelle politiche sociali e del lavoro, di cui qui parlavamo giorni fa, con un maggiore impegno nelle politiche commerciali internazionali (mentre si paga ancora lo scotto del mancato coordinamento del passato, con tutti i guai a seguire nell’attuale crisi di approvvigionamenti), e infine con la definizione in arrivo dei nuovi accordi per le regole di bilancio. E c’è anche la partita politicamente più complessa, che da tempo non è più quella su economia e bilanci ma quella sull’immigrazione e i movimenti interno all’Ue.
Le tre "cose" principali
Fatto #1
Le correlazioni non studiate a fondo e non sottoposte a verifiche indirette vanno sempre guardate con prudenza, ma possono dare qualche spunto di riflessione. Ecco che in una tendenza già esistente, quella verso il calo delle nascite, si inserisce anche (correlazione possibile) l’effetto della pandemia.
Fatto #2
Dicevamo delle correlazioni da guardare con prudenza, ma da non scartare del tutto. Ecco quella tra decessi per Covid in Uk e aree con maggiore voto a favore della Brexit. Il calcolo lo ha fatto Eurostat.
Fatto #3
Correlazioni da verificare e comunque un buon lavoro da riconoscere all’Ue nella capacità di indirizzare i processi industriali e le scelte dei cittadini. Sì, serve ancora un po’ di sforzo però la strada è questa.
Oggi in pillole
- Tocca alla Federal Reserve e tutto il mondo cerca di capire cosa fare se, come è probabile, comincerà la crescita dei tassi di interesse negli Usa.
- La grave violenza contro la giornalista italiana Lucia Goracci e l’intervento del ministero degli Esteri. Solidarietà dal mondo politico, segnaliamo le parole di Antonio Tajani.
- La manovra in Aula e qualche nervosismo nella maggioranza. Il Pd contesta al governo il cedimento alle richieste di Forza Italia e Lega per l’ulteriore proroga all’invio delle cartelle esattoriali sospese durante la pandemia. Ma, aldilà delle parole, non c’è aria di rottura. Il Pd si dice, sì, pronto a riaprire tutto l’accordo sul fisco, aliquote e scaglioni compresi, perché con il nuovo blocco alle cartelle sarebbe saltata l’intesa generale. Ma non mette il massimo carico politico su una questione che tocca molte persone e che metterebbe la stessa agenzia delle entrate sotto pressione. Insomma, sembra che si punti a segnare la propria contrarietà, con un subemendamento, senza però arrivare allo scontro totale e cioè a far saltare l’emendamento del governo.
- Omicron in Italia.
- Tentativi di ragionare come un no vax.
- Guardato da decine di milioni di persone, ecco Tiger Woods (e figlio), tornato in campo dopo un altro bruttissimo incidente (ha la maglia rossa che mette nell’ultimo giro delle grandi gare).