di cosa parlare stasera a cena
Il governo Draghi saprebbe governare senza di lui?
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Qualcuno pensa che la maggioranza iper accozzaglia da cui Mario Draghi ha avuto la fiducia saprebbe governare, come dire, da sola? Non è corretto e non è intelligente ragionare dei prossimi sviluppi senza rispondere a questa domanda. La scadenza del 24 gennaio per il rinnovo della presidenza della Repubblica non è, come si è detto più volte, l'accidente storico che mette sotto pressione un assetto altrimenti funzionante, ma è uno, e solo uno, dei momenti rivelatori della inesistenza di qualsiasi intesa o accordo o quadro politico entro al quale governare.
La risposta alla nostra domanda è il punto di partenza, ma nessuno prova ad affrontarla. Ci si nasconde dietro a esaltazioni e rivendicazioni fuori luogo e fuori tempo della centralità del parlamento oppure si guarda. E la stessa partita in corso sul Quirinale nasce dalla gigantesca elusione della questione politica di fondo. Peccato, perché continuando a vivere nella finzione, cioè come se questo parlamento fosse capace di esprimere, con la maggioranza attuale, una capacità autonoma di governo, nome del presidente del consiglio compreso, si distorce anche la scelta per il Quirinale. E le due opzioni ora maggioritarie, cioè il rinnovo di Sergio Mattarella o l'elezione di Draghi, spogliate della comprensione, magari dolente, del momento di estrema debolezza della politica in Italia, finiscono per diventare solo soluzioni minimali, senza un vero senso politico che non sia la riduzione dei rischi nel breve periodo.
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Le tre "cose" principali
Fatto #1
Come vanno le cose con i parametri importanti e perché i bambini sono investiti dalla nuova ondata
Fatto #2
La scuola dovrebbe riaprire il 10 ma fioccheranno le eccezioni
Fatto #3
Dal caos australiano e dall'ostinazione novax di Novak Djokovic non se ne esce facilmente. E neanche dall'aereo con cui il numero 1 del tennis è arrivato in Australia, con il via libera delle autorità sportive e la riprovazione del premier. Ma tutto potrebbe risolversi potendo provare l'avvenuta guarigione nei tempi accettati dai protocolli sanitari. O potrebbe saltare perché la domanda di visto non è corretta.
Ma dall'Australia del pasticcio tennistico anche qualche buona idea sul Covid
Oggi in pillole
- Dicevamo della fase di necessità nella produzione energetica e degli impegni solenni (e ipocritamente assunti) che cadono uno dopo l'altro, ora tocca ai limiti per il carbone in Francia
- Donald Trump oppositore studia per diventare perfino peggiore del Trump presidente
- Si diceva da giorni che nel crollo generale dei viaggi e del turismo stava resistendo la montagna
- Un passo molto importante nella comprensione dei meccanismi degenerativi della Sla