di cosa parlare stasera a cena

L'agenda Mattarella rafforza Draghi, in Cina al via le olimpiadi della propaganda

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Si affaccia la soluzione per uscire dallo stallo politico, è l’agenda Mattarella. Da finti tonti, diciamo, ma funziona benissimo per mettere la maggioranza sotto pressione e distribuire bene i ruoli o almeno distinguere bene tra frenatori, veri riformisti, mezzi ipocriti, anticipatori della campagna elettorale, antieuropei in sonno, sovranisti nascosti, nostalgici misti. I deputati Pd hanno chiesto di discuterne in parlamento, come se fosse una specie di programma di governo (cosa che effettivamente è) con un presidente invisibile che su quel programma chiede la fiducia. Per tutti, come sappiamo, nell’agenda Mattarella c’è qualcosa di urticante, per alcuni la giustizia per altri le riforme del sistema politico, e molte cose apprezzabili. Se non ci fosse un ottimo rapporto, per dire poco, con Mario Draghi, sembrerebbe una specie di invasione di campo. Ma, appunto, non è il caso. Anzi, per Draghi l’operazione agenda Mattarella diventa una forma di copertura politica e potrebbe perfino prefigurare sia i temi su cui scontrarsi in campagna elettorale sia gli obiettivi del governo successivo alle elezioni del 2023. Parlatene a cena, è divertente

Poi ci sono i tentativi di tenersi dentro alla maggioranza, senza un’agenda, però, ma con l’unico obiettivo di regolare i conti interni, come ad esempio quelli tra Giuseppe Conte e Luigi Di Maio.

La nostra cara Laura Cesaretti ci fa preoccupare

 


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Le tre "cose" principali:

Fatto #1: e se Silvio Berlusconi stesse pensando a Pierferdinando Casini per riprendere la costruzione del centro non sovranista, non truce, non destro nostalgico?

Fatto #2: la tragedia della famiglia no-vax

Fatto #3: i Giochi invernali e la propaganda, con tanto di uigura per l’ultimo tratto della torcia olimpica. Ian Bremmer pensa che la macchina mediatica cinese potrebbe colpire i suoi stessi autori

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