Di cosa parlare stasera a cena
Le dichiarazioni offensive di Lavrov e la mediazione dell'instancabile Macron
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Il valore e anche la capacità strategica di un paese possono essere dedotte anche con la qualità, diciamo così, della sua propaganda e delle sue bugie. La Russia è precipitata in fondo alla classifica, dalle parti dei ministri di Saddam Hussein, con le dichiarazioni del ministro Sergei Lavrov talmente spudorate da sembrare stupidamente offensive. Il responsabile della politica estera russa parlava dopo l’incontro di Antalya, in Turchia, al quale partecipava anche il ministro ucraino, Dmytro Kuleba. Era sembrata, all’annuncio, un’occasione per avviare un colloquio ad alto livello, ma già da qualche giorno le attese per la portata del vertice di Antalya erano precipitate.
Intanto continuano, con l’instancabile Emmanuel Macron, i tentativi di smuovere Vladimir Putin verso una soluzione diplomatica.
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Le tre "cose" principali:
Fatto #1: tutto questo succede al vertice all’Eliseo, con la Francia presidente di turno dell’Ue e una nuova iniziativa comune franco-tedesca verso Putin.
Fatto #2: il Chelsea di Roman Abramovich messo in una specie di gestione controllata, con gran parte delle attività commerciali e amministrative bloccate (e anche altri oligarchi in Uk hanno subito misure simili, dopo una partenza lenta di queste operazioni Boris Johnson sta recuperando terreno).
Fatto #3: i rifugiati sono ormai più di due milioni.
Oggi in pillole
- Intanto la Banca centrale europea non intende allungare la durata degli acquisti speciali di titoli di stato, insomma comincia a rimangiarsi il whatever it takes, e questo forse non fa bene all’economia e alle aspettative economiche. Le Borse ne soffrono, quasi più di quanto avrebbero sofferto un rialzo dei tassi
- Non bisogna ingigantire (si finisce nella propaganda) l’effetto dannoso delle sanzioni alla Russia per le imprese e l’export italiani
- Dal World economic forum una piccola guida contro le fake news