(foto di Ansa)

DI COSA PARLARE STASERA A CENA

Per Michel l'embargo su gas e petrolio russo si può fare "prima o poi"

Giuseppe de Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

La Germania pensa all’energia, unendo gli obiettivi di indipendenza negli approvvigionamenti e di transizione verso forme di produzione sostenibili. Il termine fissato, il 2045, è un po’ lontano rispetto alla necessità di una risposta strategica alle questioni tragiche di questi giorni e quindi all’uso che la Russia fa delle sue entrate da export di gas e petrolio. Forse oggi non era il giorno più giusto per comunicare queste decisioni e questi progetti. Certamente il governo tedesco deve qualche spiegazione in più agli altri paesi europei per i rapporti passati con la Russia, cui forse può aggiungersi il tentativo di influenza nell’Europa centrale e nei Balcani realizzato in modi che sembravano studiati per escludere, grazie alla forza economica tedesca, gli altri paesi dell'UE.

 

Arriva il pacchetto di sanzioni aggiuntive di cui parlavamo ieri e si guarda a un prossimo ulteriore intervento, ma solo Charles Michel ha parlato di estensione del blocco a gas e petrolio, aggiungendo però un non esaltante “prima o poi”. Un modo, evitabile, con cui si fanno gentilezze alle aziende del gas russo, a scapito della sicurezza europea e anche dei consumatori europei, è la messa a disposizione di impianti in Europa con cui renderlo liquido e trasportabile fuori dall’Europa. Una disponibilità che potrebbe essere interrotta (ma serve un’iniziativa politica europea).

 

Le tre "cose" principali

 

Fatto #1

La quota di orrore di ogni giorno.

 

Fatto #2

Come procede (faticosamente) l’avvicinamento all’ultima manovra economica di questo governo e di questa legislatura.

 

Fatto #3

Sondaggi a caldo sulle elezioni presidenziali francesi. Sono interessanti le attitudini positive associate agli elettori di Emmanuel Macron.

 

Oggi in pillole

 

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