di cosa parlare stasera a cena
La Francia spiega ai tedeschi che bisogna essere decisi sullo stop al gas russo
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Qui siamo un po' fissati ma la questione dei rapporti tra Germania e Russia si fa ogni giorno più pressante. Il distacco tedesco dalla linea europea, o almeno di una parte importante dall'Europa, sta diventando motivo di imbarazzo e comincia a far sollevare dubbi di grande portata. Il cancelliere Olaf Scholz ha prima caricato di enfasi le decisioni sul riarmo e poi non ha dato alcun seguito a quella retorica nelle scelte sul taglio del finanziamento della guerra d'invasione russa attraverso le entrate per gas e petrolio. Nessun ascolto è stato dato a Berlino al voto del parlamento europeo favorevole a sanzioni sull'energia. La sede diplomatica tedesca non è ancora tornata a Kyiv.
I sindacati tedeschi hanno chiesto di continuare a onorare i contratti di fornitura dell'energia russa senza che il governo rivendicasse il rispetto dei suoi spazi esclusivi in politica estera. La società tedesca sembra imbambolata, istupidita da un prossimo interesse economico e incapace di dare una prova di responsabilità in politica internazionale, di guardare fuori dallo strettissimo interesse nazionale (e questa visione ridimensiona la portate storica della riunificazione). Ora cresce, malgrado la campagna elettorale, la pressione francese per lo stop all'import di gas e petrolio dalla Russia. Non si dica che è il nucleare a dare ai francesi questa determinazione, perché in ballo c'è ben altro. E poi c'è una storia curiosa dei droni dal Giappone.
Le tre "cose" principali
Fatto #1
L'attacco alla resistenza ucraina nell'acciaieria di Mariupol.
Fatto #2
Il fermo della città e la chiusura quasi totale del porto di Shanghai possono fare all'economia mondiale molti danni, già ne stanno facendo ai diritti umani in Cina.
Fatto #3
C'è anche la partita per l'influenza sulle Isole Salomone nel confronto tra Usa e Cina. È un passaggio di grande rilievo.
Oggi in pillole
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La carestia in arrivo.
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In Zimbabwe si potrebbe saltare la fase di sviluppo delle reti di distribuzione dell'elettricità puntando direttamente sulla produzione diffusa con pannelli solari.
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17 anni fa Benedetto XVI.