La soluzione alla crisi alimentare passa anche dall'uso delle armi

Il ricatto alimentare ai paesi più dipendenti dalle importazioni di cereali e non in grado di affrontare aumenti eccessivi dei prezzi. È una manovra di enorme cinismo, le cui conseguenze sulla stabilità politica sono difficili da prevedere. Ma, anche in questo caso, è prima l’azione militare e poi una coraggiosa iniziativa logistica a consentire di immaginare qualche soluzione. Senza il sostegno militare con cui si è potuta salvare una parte rilevante dell’agricoltura ucraina non sarebbe stato possibile trovare una via alternativa di spedizione come quella indicata sopra.

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Anche Antonio Guterres non ha alcuna fiducia nel potere calmante degli incontri diplomatici e raccomanda un sano realismo sulle intenzioni e i comportamenti dei russi.

Fatto #2

Le indagini delle speciali procure dedicate ai crimini di guerra servono anche a mantenere la memoria degli atti più atroci e a impedire di inquinarne gli accertamenti storici.

Fatto #3

Gli ucraini intendono impedire la manovra dei falsi referendum di annessione.

Oggi in pillole

• L’economia italiana e quella europea e le regole da cambiare, lo dice il ministro Daniele Franco e Renato Brunetta propone una centralità europea nella politica italiana che diventa anche un programma in grado di scompaginare gli schieramenti partitici per come li conosciamo.

• Rubiamo a Laura Cesaretti questa segnalazione, per capire cos’è una cleptocrazia (unica vera debolezza che rende contendibile il regime putiniano).

• Lo scambio di prigionieri Usa-Russia (nessun legame con guerra).

• La vita di Mino Raiola.