di cosa parlare stasera a cena
Il piano della Commissione europea contro Putin e i suoi oligarchi
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Questo è un vero piano di contrasto al regime di Vladimir Putin e viene dall’Ue, dalla sua istanza più federalista, la Commissione. Va dato atto alla sua presidente Ursula von der Leyen di aver saputo tenere una linea forte e marcata nei rapporti con la Russia, mostrando una maggiore libertà di manovra rispetto alle scelte dei singoli stati. Il risultato è che mentre la Commissione va dritta e con decisione sulla sua strategia in sostegno all’Ucraina e quindi necessariamente antirussa, il Consiglio europeo, paralizzato dalla ricerca dell’unanimità, appare diviso, non determinato, pieno di fumosi e sospetti distinguo. Mentre la Commissione indica un percorso possibile, partendo da competenze che ha già ricevuto. Si tratta solo di cambiare l’inquadramento giuridico dei beni e dei depositi sequestrati e questo è possibile senza bisogno di un nuovo mandato alla commissione da parte dei governi europei.
Le tre "cose" principali
Fatto #1
E Mario Draghi indica un possibile contributo italiano per rafforzare la strategia della Commissione. Parlava di lotta alla mafia e di come usare la finanza e l’economia.
Fatto #2
E questo è un altro piano di contrasto a Putin, altrettanto micidiale. Corrisponde all’applicazione di un banale principio: Putin obbliga a pagare in rubli, gli americani gli impediscono di cambiarli in dollari. E la Russia, piena di rubli, non riesce comunque a pagare il debito internazionale.
Fatto #3
Questo è il ricatto russo sul grano, con cui Putin si contrappone non solo all’Ucraina e ai suoi sostenitori ma a gran parte dei paesi del mondo.
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