di cosa parlare stasera a cena
Tanti auguri alla Repubblica italiana e alla Regina Elisabetta
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Una repubblica e una monarchia, già appartenenti allo stesso blocco politico comune, da cui poi la monarchia è uscita, ma tuttora unite da un’alleanza militare difensiva che si chiama Nato e che stiamo scoprendo sempre più come attore sulla scena internazionale. Entrambe, la repubblica e la monarchia, appartengono, ed è la cosa più importante, allo schieramento informale delle libere democrazie. Oggi festeggiavano entrambe, con orgoglio, e si sono visti nei cieli delle due capitali i colori delle bandiere nazionali lasciati dalle pattuglie aeree scelte. Si commemorava, come ogni anno, la scelta della forma repubblicana attraverso il referendum istituzionale e i 70 anni di regno di Elisabetta, cioè il Giubileo di Platino.
In entrambi i casi le istituzioni, quella monarchica e quella repubblicana, hanno subito colpi negli anni, sono state scalfite, ma reggono bene, proprio perché appartengono al mondo libero e democratico e dove c’è un grado sufficiente dell’impasto di libertà e democrazia le istituzioni sono più forti perché reggono sul consenso e sulla tradizione. In entrambi i casi i paesi sono stati chiamati, proprio in queste settimane, a scegliere di sacrificare qualcosa in nome dell’aderenza al fronte dei paesi liberi, mettendo in discussione e rifiutando le scelte facili con cui ci si accomoderebbe nell’indifferenza o nella pacificazione sulla pelle altrui o nella convenienza affaristica.
Le tre "cose" principali
Fatto #1
E l’Ue tiene sulla linea dell’embargo, anche a costo di lasciar stare le ricchezze molto sospette del milionario patriarca Kirill per far cadere il bluff di Viktor Orban
Fatto #2
La spaventosa denuncia delle deportazioni di bambini ucraini, crimine assimilato al genocidio.
Fatto #3
Torniamo dalla regina, per una bella raccolta di foto pubblicata dalla famiglia reale.
Oggi in pillole
- L’ossessione curda dei turchi e le similitudini tra ciò che minaccia di fare Recep Erdogan e la strategia della continua provocazione di Vladimir Putin.
- Quelli che cambiano lavoro.
- I progressi nel calcolo quantistico.
- Stasera a cena saprete com’è andata, parlatene comunque.
- E recuperate comunque l’editoriale fogliante che coglieva un aspetto interessante dello stile di Martina Trevisan.