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di cosa parlare stasera a cena

Così la Cina senza Covid può riaccendere la globalizzazione

Giuseppe de Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

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Tenete d’occhio la globalizzazione, perché sì, è vero, che la guerra e la polarizzazione tra libere democrazie e stati autocratici hanno ridotto gli spazi di fiducia per la circolazione delle merci e la stessa convenienza delle delocalizzazioni, però la forza impetuosa della globalizzazione può tornare, magari con qualche forma di riassestamento. Oggi a Pechino e Shanghai per la prima volta da quattro mesi non sono stati registrati nuovi casi. La notizia è stata presentata con enfasi dalle autorità cinesi, probabilmente in cerca di una via d’uscita dalla gabbia della strategia Covid zero da loro stesse creata. E ora si attendono a breve nuove decisioni verso una maggiore apertura. Per la globalizzazione significherebbe il ritorno in azione della grande economia manifatturiera cinese e la ripresa dei viaggi all’estero. Le compagnie aeree, per citare un caso, considerano il ritorno dei viaggiatori cinesi come un fattore in grado di mettere addirittura sotto pressione un settore che ora soffre per la scarsità di aerei disponibili.

 

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Il G7 fa quello che può (è un’istanza informale e serve proprio a favorire il confronto senza troppe verbalizzazioni e troppa regolazione) per far capire che il sostegno all’Ucraina resta pienamente in testa alle agende dei paesi più industrializzati, che poi sono anche i principali compratori di petrolio, gas e altre materie prime energetiche e così il G7 diventa anche il luogo ideale per sviluppare l’idea di tetto al prezzo commerciale del gas proposta da Mario Draghi.

 

Fatto #2

La Nato fa quello che può e che deve, ma il grosso del lavoro, al vertice di Madrid, consiste nella discreta attività di convincimento verso Recep Tayyip Erdogan perché superi il veto all’ingresso di Svezia e Finlandia. E comunque i tempi del disimpegno americano dall’Europa (cioè i tempi pericolosissimi di Donald Trump) sono lontani per fortuna.

 

Fatto #3

Italia e Germania per una soluzione creativa e intelligente con cui salvare i motori, cioè la produzione di auto con motore termico, cambiando i carburanti. Le obiezioni, in questo caso, potrebbero nascere, però, dall’uso di terreni altrimenti destinati all’agricoltura.

 

Oggi in pillole

  • La Bce intende continuare a comprare titoli sovrani europei, ma con flessibilità nelle quantità e nei modi.
  • Qui a cena si amano le analisi del voto e quindi, dopo un nostro primo accenno di ieri (in cui si consigliava di considerare la riduzione del numero di parlamentari come elemento di un certo rilievo) eccovene un altro po’.
  • Ci sarebbero anche i movimenti del Movimento, ma non si capisce niente. Beppe Grillo è venuto a Roma a dire cose binarie, con una e l’altra opzione, ad esempio, sull’appoggio esterno al governo o sulle deroghe alla regola dei due mandati. I contiani sono in balìa delle incomprensibili indicazioni grillesche e dell’agenda politica preparata da Marco Travaglio. C’è da immaginare che molti di loro vogliano scegliere la libertà e fuggire con Luigi Di Maio (ammesso che se li prenda).
  • In Francia fanno le consultazioni.
  • Fa tanto caldo ma arriva anche un po’ di pioggia.
  • Ascoltate Sandra Savaglio che parla di Margherita Hack.
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