di cosa parlare stasera a cena
Dietro l'accordo sul grano c'è la debolezza russa in Ucraina
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
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Partiamo dall’accordo sul grano che scongiura i peggiori rischi nei paesi fortemente dipendenti dalle importazioni alimentari e apre possibilità per altre trattative, cominciando a prefigurare qualche via d’uscita anche dal confronto militare. Non c’è niente di giusto o di umanamente positivo in tutto questo, ma almeno c’è qualche miglioramento nel breve periodo e, forse, sotto alla buona volontà molto pelosa dell’accordo c’è anche, ben nascosta, la debolezza russa (le forze d’invasione in Ucraina hanno esaurito la carica, dice il Financial Times). Per Vladimir Putin si tratterebbe dell’inizio di alleggerimento dell’impegno bellico, senza avere raggiunto veri risultati strategici, ma con la possibilità di continuare a comandare in Russia.
Il giudizio dell’Ue. Mentre per l’energia le sanzioni qualche effetto lo hanno avuto (ma robetta, eh).
Le tre "cose" principali
Fatto #1
Tutti a correre per fare le liste, senza sapere ancora quali sono i contorni esatti delle alleanze. C’è poco tempo e i temi della campagna elettorale sono già carichi, già volati via rispetto alla realtà dei fatti, già aggressivi. Matteo Salvini fa i selfie con barconi di sfondo, Silvio Berlusconi alza le pensioni. Ci sono parole meno chiare a sinistra e la speranza è che la brevità della campagna elettorale costringa a uscire dalle formule un po’ fumose e dall’ossessione per le alleanze. Soprattutto c’è la sensazione che il Pd voglia avviarsi verso una specie di indagine permanente sulle cause della fine del governo Draghi. Nobile intento ma poco remunerativo elettoralmente. D’altra parte, tradurre i temi dell’agenda Draghi in slogan forti come quelli su barconi o pensioni non è compito facile. E forse non ne vale neanche la pena. Urge agenda autonoma, non fuffosa, non banalmente ossequiosa di tutto ciò che gira di corretto e carino. Ah, curiosità, la guerra non entra nella campagna elettorale (e questo alla fine è un vantaggio per la causa ucraina).
Fatto #2
Fatto #3
E mentre i tedeschi scocciano tutta l’Europa con il loro dramma del gas ma non riaprono le centrali nucleari, i belgi fanno una bella proroga decennale per le loro.
Oggi in pillole
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Ha a che fare con la crisi mondiale del grano anche l’altra crisi, quella della mostarda. Con un serio rischio di razionamento del miglior condimento per l’insalata, e per tante altre cose, che esista (parlarne a cena è quasi obbligatorio). In Francia la mancanza di mostarda sta diventando un problema nazionale, il consumo medio è di un chilo a testa. A bloccare la produzione è la penuria di prodotto di importazione dal Canada e si pianifica il ritorno alla produzione francese, ma ci vorranno un paio d’anni.
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In Usa, invece, da mesi manca il latte per i neonati, per strozzature nelle filiere di approvvigionamento (gioco facile per gli antistatalisti, che attaccano gli errori di programmazione delle autorità pubbliche, anzi attaccano la stessa idea di programmazione). Se ne occupa direttamente Joe Biden con un provvedimento presidenziale specifico.
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La classe media che si percepisce meno ricca e ora va a votare.
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Il Po a secco.
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I consigli da Harvard per un pic-nic estivo con barbecue.
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Mamma, ho preso l’aereo (perfetto per alleggerire le conversazioni a cena)