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DI COSA PARLARE STASERA A CENA

Che voto ci aspetta, tra legge elettorale e taglio dei parlamentari

Giuseppe De Filippi

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Si va a votare con una legge molto sballata e l'effetto del taglio dei parlamentari aggiunge aleatorietà a un meccanismo già ingiusto e poco rappresentativo. I collegi uninominali giganteschi, pari a più di due province, hanno poco senso nella tradizione italiana e diventano, per il distacco tra eletti ed elettori, una specie di proiezione malsana di un voto maggioritario di lista o di coalizione sui candidati uninominali. La scelta delle candidature può avere senso solo per nomi di grande notorietà, mentre le tradizionali linee di trasmissione del consenso organizzato, come associazioni o sindacati, difficilmente riescono a imporre il loro peso in collegi così grandi. Ma queste sono solo considerazioni buone per chiacchiere a cena. In modo sistematico ecco tutto quello che c'è da sapere sulla legge elettorale spiegato da Stefano Ceccanti.

 

Le tre "cose" principali

Fatto #1

I sondaggi. Il gioco ora è sovvertirli.

 

Fatto #2

Qui si ama Twitter come luogo pubblico (con tutti i difetti) e allora è bello festeggiare un'intesa politica annunciata con cinguettata veloce e risposta fulminea. Scrive Mariastella Gelmini e risponde Carlo Calenda. Il passaggio della ministra alle liste di Azione si realizza in pochi minuti e senza noie statutarie o procedure di ammissione. Sarebbe comunque difficile trovare rilevanti differenze nella formazione politica calendiana o gelminiana o nelle loro esperienze di politica attiva. E non si dica che il Calenda eletto nel Pd è inconciliabile con Gelmini eletta più volte in Forza Italia. Perché entrambi hanno tentato una proposta politica svuotata di connotazioni forti e basata sul pragmatismo e su buone capacità personali. La guerra di aggressione avviata dalla Russia ha fatto sì che certe posizioni precedentemente annacquate, come l'atlantismo, diventassero invece caratterizzanti. È successo certamente a Gelmini, in aggiunta alle note vicende personali in Forza Italia. 

 

Fatto #3 

Matteo Renzi va da solo

 

Oggi in pillole

 

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