Un terzo polo aggressivo, ma poco innovativo

Per leggere la versione senza paywall, iscriviti alla newsletter Di cosa parlare stasera a cena a questo link. È gratis!

Questo è il terzo polo. Programmi verbalmente aggressivi ma non tremendamente innovativi. Una passione che sfocia nel culto della personalità per un Mario Draghi di suo distante e riluttante. E spazi politici, o meglio elettorali, che vanno e vengono, a seconda degli errori degli altri. Uno schema che si riproporrà anche dopo il voto, con la possibilità di un ruolo per i terzisti in caso di necessità di stringersi tutti per salvare la patria. Ma gli spazi, appunto, vanno e vengono. La resipiscenza del Pd sulle liste, con il recupero di candidati come Enzo Amendola o Tommaso Nannicini e, forse anche di Stefano Ceccanti, toglie ragioni di forza per i terzisti. Anche se nel Pd la resipiscenza non arriva in Puglia.

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Luigi Di Maio ha gioco facile, ma non scontato, nella replica a Dmitry Medvedev e al suo goffo tentativo di ingerenza nella campagna elettorale italiana. A proposito, se questo video è tutto ciò che sanno produrre i servizi russi davvero non c'è troppo da preoccuparsi 

Fatto #2 

Ecco, ci sono medici candidati e fiorisce il dibattito sulla pandemia di Covid-19, con i riduzionisti in prima fila all'attacco di chi si prese qualche responsabilità. Allora, vediamo tutte queste improvvise competenze come possono essere usate per le nuove malattie da fronteggiare anche con misure di sanità pubblica

Fatto #3 

I cinesi ci restano male se gli americani fanno i cinesi

Oggi in pillole

• La questione energetica in Uk, specialmente grave
• Se il Reno non sale l'industria tedesca si ferma
• Il tempaccio sul centro nord, con due vittime
• Tante medaglie ma questa è quella che più di tutte rappresenta la straordinaria crescita del nuoto italiano