Il Nobel per la Pace fa centro: vince chi pretende i diritti

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Premio che fa centro, bisogna riconoscerlo, e al quale ora deve seguire la liberazione degli attivisti per i diritti umani e politici detenuti. È importante il riconoscimento a un’organizzazione impegnata in Bielorussia, paese di cui si parla poco ma che è il perfetto modello di ciò che sarebbe potuta diventare e non è diventata l’Ucraina, grazie alla determinazione e al sacrificio dei suoi dirigenti politici, del suo esercito, del suo popolo. Soprattutto è importante l’attenzione non per la pace astratta dalla realtà ma per la difesa della possibilità di vivere in condizioni di rispetto dello stato di diritto, concetto che dalle nostre parti passa raramente (superato da astrazioni e utopie ideologizzate). Ales Bialiatski non era particolarmente citato nell’informazione internazionale, è bene che la sua vicenda personale e il suo impegno vengano portati alla conoscenza del mondo, come le attività del Russian group Memorial e del Ukrainian organization center for civic liberties.

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Il dialogo atomico, si tratta e intanto si evoca la distruzione apocalittica. Nella contraddizione creativa tra colloqui, partiti con molta trasversalità, ma partiti, e minaccia nucleare, ci sono gli elementi per seguire questa fase e tentare di capirla. Da tenere d’occhio anche l’andamento, al ribasso, del prezzo del gas, oggi calato con una certa decisione

Fatto #2

Il fronte europeo per il calmiere al prezzo del gas fa progressi. Importante il ruolo della commissione, più è federalista e meno è filotedesca e meglio è. Qui c’è il punto stampa con le proposte italiane e lo stato di avanzamento degli accordi

Fatto #3

Attenzione alla ripresa della pandemia (e il governo entrante sia all’altezza del compito). Si vedono anche segnali di trasformazione in malattia da curare efficacemente (anche) dopo il contagio e non solo da prevenire con la vaccinazione (che resta un passo necessario). Medicine che gli americani hanno difficoltà a ricevere. E c’è la twindemic, Covid+influenza

Oggi in pillole

• Piano col Piano, non fate confusione
• Negli Stati Uniti sono stati creati 263.000 nuovi posti di lavoro, con la disoccupazione scesa a livelli quasi frizionali, al 3,5%, con conseguenti espressioni di soddisfazione presidenziale
• Bene l’economia reale, quindi, e calo, invece, delle Borse, perché gli investitori finanziari guardano solo al livello dei tassi di interesse in questa fase e l’ottimo andamento del mercato del lavoro ha un grande peso nella decisione di stringere ulteriormente la politica monetaria da parte della Federal reserve
• La realtà piegata dalle dittature (dai referendum nel Donbass alle morti in carcere)
• La fiducia nella democrazia e nei suoi meccanismi erosa dal mancato rispetto delle regole e dalla diffusione di false accuse da parte di Donald Trump
• Chi vuol bruciare le testone dell’Isola di Pasqua?