Le minacce di Putin non spaventano più: l'Europa ha trovato un accordo sul gas

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Si va verso un accordo (tutti i ministri sono allineati) europeo per trattare le forniture di energia con regole e procedure comuni. La Germania ha rotto completamente con il suo passato di rapporti esclusivi e mediati politicamente con la Russia. Da quella decisione è derivato il nuovo assetto europeo, pienamente comunitario. Per la Russia è un colpo terribile, da cui l’attuale regime non potrà riprendersi. Gli uomini di Vladimir Putin tentano con qualche ultima minaccia, ma la loro rabbia mostra come una stagione sia finita e quanto grave sia il rischio per le finanze e la stessa tenuta di un paese dipendente dalle esportazioni di gas. Putin stesso dice che non fornirà più energia a chi applica il tetto al prezzo (cioè uno degli strumenti previsti dall’accordo di oggi), ma è un grido solitario e impotente.

Le tre "cose" principali 

Fatto #1

Si va verso Giancarlo Giorgetti ministro dell’economia, ma preso in quota da FdI, con la Lega pronta, invece, a giocare un ruolo più libero sia nella maggioranza sia nelle istituzioni. Oggi sul Foglio ne aveva scritto Giuliano Ferrara, trovando nella nomina del ministro uscente (abbastanza draghiano) una fonte di senso politico per il governo di Giorgia Meloni

Fatto #2

Intanto, però, ci sono ancora da sistemare le presidenze delle camere

Fatto #3

Le proteste di oggi in Iran

Oggi in pillole

• Il cda di Ita Airways ha tolto al presidente esecutivo Alfredo Altavilla tutte le deleghe operative per assegnarle all'amministratore delegato
• In Uk potrebbe non reggere il sistema previdenziale
• Perché seguire il congresso del Partito comunista cinese
• La giustizia che distrugge e poi non può neppure riparare