DI COSA PARLARE STASERA A CENA
Meloni frena Forza Italia e Lega sulla manovra
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
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Di manovra oggi si è parlato nella maggioranza, in una specie di vertice politico precedente al Consiglio dei ministri. Certamente si restringono gli spazi per gli annunci roboanti. Ma l’obiettivo di questo (inusuale) incontro preparatorio si può immaginare consista non tanto nella preparazione dei provvedimenti, cui lavorano i tecnici dei vari ministeri, ma nel controllo preventivo delle auto-attribuzioni di meriti e decisioni. Per essere più chiari: si tratta di tenere a bada l’abitudine leghista dell’anticipo dei contenuti e della rivendicazione tutta partitica dei risultati e, in parte, anche il metodo di Forza Italia, basato, al contrario dei leghisti, su contestazioni successive alle decisioni del governo. Evidentemente andare avanti tra leghisti che parlano prima e forzisti che parlano dopo, entrambi comunque divergenti dalla linea del governo, non era possibile.
Le tre "cose" principali
Fatto #1
Attenzione, poi, perché con la Bce non c’è stato ancora niente da fare, le pressioni politiche non hanno prodotto risultati, né il passaggio a una linea più morbida evocato dalla Federal reserve ha avuto qualche effetto dalle parti europee. La linea della Bce, semmai, si fa più rigida e Christine Lagarde mette sotto pressione i debiti sovrani europei, con l’Italia sempre tra i più osservati, dichiarando che si avvia la riduzione della presenza di bond nel portafoglio della Bce, praticamente il cammino opposto al quantitative easing. Per i sogni di spesa pubblica espansiva si può dire che questo sia un brutto risveglio e c’è da riflettere anche per l’Italia, in cui ci si accinge a un ulteriore scostamento di bilancio
Fatto #2
Le fiamme nella Predappio iraniana, la casa natale di Khomeini, attaccata dai rivoluzionari (con piccola correzione dell’autore)
Fatto #3
Un vero aumento salariale, che, guarda un po’, corrisponde anche al recupero di potere d’acquisto rispetto all’inflazione. Succede in Germania. Curiosità: c’è la possibilità di un’elargizione a zero tasse per 3000 euro, simile a quella prevista in Italia
Oggi in pillole
- Si gira intorno al problema, ma una vera regola e una vera prassi per l’accoglienza dei migranti ancora non esiste
- Sempre ancorati all’unica, vera, convinzione ideologica dei 5 stelle: l’opposizione radicale alla costruzione degli inceneritori o termovalorizzatori (definizione più sensata visto che producono energia e valorizzano lo smaltimento dei rifiuti). In ogni caso, che a loro faccia comodo o no, sui termovalorizzatori non transigono, diversamente da tutti gli altri temi. Nel Lazio va tutto a finir male per l’accordo con il Pd sulle regionali sempre e solo per il no all’impianto che trasforma i rifiuti in energia con cicli controllati a emissioni ridotte e smaltimento al 100 per cento dei residui
- Forza, dice Enrico Letta a Pierfrancesco Majorino, candidato molto di bandiera nella sfida lombarda per la regione. Majorino se la gioca puntando al voto utile, quindi chiedendo di non divergere verso Moratti. Non sembra una trovata travolgente
- Elon Musk e il marketing della fine di Twitter
- Marcel Proust che non voleva essere avvicinato da chi avesse toccato un fiore o ne avesse addosso il profumo per paura delle crisi d’asma e altri momenti delle sue chiacchierate serali raccontate da Jean Cocteau