DI COSA PARLARE STASERA A CENA
Sulle armi all'Ucraina il governo Meloni è compatto. Ma Pd e M5s si spaccano
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
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Un dibattito parlamentare quello di oggi al Senato sull’invio di armi e la partecipazione al sostegno all’Ucraina attraverso la Nato che merita un po’ di attenzione e anche qualche chiacchierata a cena. Perché serve a rappresentare gli effetti reali dell’aggressione russa in Ucraina sulla politica italiana. La posizione del governo emerge con chiarezza e supera i tradizionali tentennamenti dei putiniani di maggioranza, mentre l’opposizione perde compattezza, per la spinta eccessiva dei 5 stelle verso l’abbandono del sostegno all’Ucraina. La frattura con una parte rilevante del Pd diventa difficile da gestire e porta un motivo di spaccatura dove si tentava di cucire con una pretestuosa lotta al neoliberismo (pensate un po’ di che vi tocca parlare a cena, di neoliberismo). Per dire, Enrico Borghi è del Pd e valuta così ciò che dice Giuseppe Conte (grazie a Laura Cesaretti). E le comunicazioni di Giorgia Meloni sul consiglio europeo. La giornata segna un forte consolidamento del governo, superati due frangenti difficili.
Le tre "cose" principali
Fatto #1
Oggi la comunicazione ufficiale della presidenza degli Stati Uniti sull’esperimento di fusione nucleare. Leggete il Foglio per parlare come si deve a cena di fusione e possibilità future per energia. Osservazione occasionale: la fusione ridurrà progressivamente i rischi di guerre geopolitiche per l’energia, perché i materiali usati sono accessibili a tutti e ovunque
Fatto #2
L’Antitrust dice che 2 milioni e 600 mila bollette erano gonfiate scorrettamente e va avanti nell’istruttoria contro le aziende dell’energia
Fatto #3
Un po’ di rallentamento produttivo era nell’aria, ma a queste condizioni resta possibile evitare la recessione nel 2023
Oggi in pillole
- Il regime iraniano e la paura su cui si regge
- Il Parlamento europeo ha una specie di legge Severino fatta in casa
- Fuori dal carcere, su cauzione, il direttore del principale giornale favorevole alle libertà economiche e politiche e allo stato di diritto a Hong Kong. Era stato arrestato nell’ondata di repressione cinese nella ex colonia britannica, in seguito ai moti democratici. La libertà su cauzione è un piccolo segno di apertura
- C’è Francia Marocco e i francesi consigliano ai loro di non pensare che sia facile