La Camera pubblica i dati sulle tasse. E segna la fine politica di Trump

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Le tasse di Donald Trump gettano ancora più discredito e ridicolo su questo incredibile ex presidente degli Stati Uniti. Negli ultimi dieci anni ha pagato sempre zero, tranne in due occasioni, con versamenti al fisco da 750 dollari nel 2017 e 2018. La pubblicazione dei dati da parte della Camera, nei suoi ultimi giorni a controllo del partito democratico, segna la fine politica di Trump, almeno nella competizione istituzionale e regolata. Si apprende, nel frattempo, del suo ruolo più che attivo durante l’attacco a Capitol Hill il 6 gennaio di un anno fa. La sua situazione personale si complica. Urge un aggiornamento della biografia trumpiana approntata con impeto dal ministro Gennaro Sangiuliano.

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Fisco, riforme istituzionali, anche qualcosa su Ilva, Giorgia Meloni riepiloga i temi un po’ spersi nella conferenza stampa di fine anno e ci fa capire dove vuole andare il suo governo. Attenzione alla giustizia, qualcosa si sta veramente muovendo. Oggi arrivano iniziative, accompagnate da convergenze politiche tra maggioranza e parti dell’opposizione per modificare le regole sulla prescrizione e quelle sull’abuso di ufficio. È utile riandare con la memoria a quel “io non sono ricattabile” pronunciato da Giorgia Meloni e forse indirizzato, come dire, di rimbalzo e non direttamente a Silvio Berlusconi

Fatto #2

Come è cambiata la politica energetica dell’Ue e la gestione quotidiana degli approvvigionamenti in solo un anno per rispondere al ricatto russo

Fatto #3

La benzina sale di prezzo perché finisce l’intervento statale di contenimento degli aumenti

Oggi in pillole

• Il governo fa passare il decreto Rave con il meccanismo di tagliola che fa fuori gli emendamenti e mozza i tempi di discussione. E aggiunge un altro capitolo al dissidio tra la Meloni opponente e la Meloni governante
• Nell’archivio social però, quanto a cambiamenti di veduta, ce n’è per tutti
• Cognati puliti