Foto di Alessandra Tarantino, AP Photo, via LaPresse 

DI COSA PARLARE STASERA A CENA

Perché i tamponi per chi arriva dalla Cina sono utili anche ai cinesi

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Per leggere la versione senza paywall, iscriviti alla newsletter "Di cosa parlare stasera" a cena a questo link. È gratis!


 

La Cina minaccia ritorsioni e probabilmente metterà in atto controlli in entrata sugli arrivi dall’Ue o dall’Italia in particolare, ma la risposta italiana è salda. Perché l’introduzione del tampone obbligatorio per chi arriva dagli scali cinesi è fondata e anche difendibile sul piano del diritto e su quello sanitario. È anche chiaro a tutti che la stessa Cina è stata costretta a trasformare in poche settimane la sua politica del controllo assoluto, con la bandiera del "Covid zero", perché la società non sopportava più le restrizioni, l’economia si era bloccata ed emergeva, infine, con chiarezza che le cure nazionali, a partire dai vaccini, stavano fallendo e mettevano in mostra la scarsa affidabilità del sistema sanitario e della stessa organizzazione statale. Allora, di fronte a quel cambiamento improvviso, ma non sorretto dal raggiungimento di risultati sanitari o da evidenze epidemiologiche, è normale, ed è quasi nell’interesse dello stesso governo cinese, che vengano introdotti i controlli. Almeno, in questo modo, si restituisce continuità e affidabilità ai movimenti di persone (e di merci) da e per la Cina.

 

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Che succede con il prezzo del gas, ecco cosa ha deciso l’Arera e cosa potremmo aspettarci nei prossimi mesi. A proposito oggi è arrivata una fornitura strategica di gas per la Germania da una nave americana. E i numeri sull’import di gas dalla Russia diventano ancora più significativi

Fatto #2

Ancora lumi sulle quinte colonne pro-Russia attive in Europa, particolarmente in Germania, e sui loro metodi di propaganda, infiltrazione, disinformazione. Il tutto aumentato dall’attività sui social. Ancora una volta dobbiamo queste preziose informazioni al lavoro di approfondimento di Mari Saito e del suo gruppo di collaboratori

Fatto #3

Qui delle amministrazioni romana e laziale interessa solo il termovalorizzatore (da fare nel comune di Roma per sistemare una questione storica e dirimente). Non perché siamo fissato con la spazzatura, ma perché è insieme elemento di confusione politica e pietra di paragone. E sempre ci sorprende. Ora, ma tutto può ricambiare, tra i pro c’è certamente il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, con meno slancio ma favorevole c’è Alessio D’Amato, candidato Pd alla regione, ci sono, a quanto dicono, candidati ed eletti del Terzo polo. Ma è vero anche che per avere un barlume di speranza D’Amato dovrebbe ricucire con i 5 stelle e questo comporterebbe certamente l’abiura sul termovalorizzatore. A destra, poi, le cose si fanno ancora più complicate. Sembrano favorevoli i salviniani. Il Foglio rivela i dubbi molto articolati del candidato alla regione Francesco Rocca. Dubbi che fermentano in un cassonetto ideologico e in un secchio pieno di tatticismi, niente di esplicito, certo, tutto tendenza proroga sottospecie benaltrista e perciò terribilmente efficace nel bloccare, rallentare, spostare. Una grande confusione ravvivata da lampi di chiarezza. Interessante sentire la voce (contraffatta ma attendibile) dei lavoratori dell’azienda dei servizi ambientali e gestione rifiuti a Roma

 

Oggi in pillole

Di più su questi argomenti: