DI COSA PARLARE STASERA A CENA
Le nuove intese in chiave antirussa vanno oltre la Nato
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
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Arrivano gli M1 Abrams americani. Con una sapiente indiscrezione al Wall Street Journal l’amministrazione di Joe Biden ha fatto sapere che in settimana partiranno i primi carri armati destinati all’esercito ucraino. A questa notizia sono seguite dichiarazioni simili da parte di alcuni stati europei, portando a sbloccare anche, e finalmente, il governo tedesco. La Norvegia ha predisposto l’invio di 8 suoi Leopard, quindi produzione tedesca, e la Polonia è ora autorizzata a spostare i suoi carri in Ucraina. Va osservato come si sia creata, anche andando oltre la Nato, un’intesa in chiave difensiva antirussa tra alcuni paesi scandinavi e baltici e dell’Europa centrale. Un blocco capace di superare divisioni politiche e scelte diverse nelle modalità di partecipazione al progetto dell’Ue in nome della reciproca sicurezza di fronte allo scomodo vicino russo. Forse non conquisterà simpatia alla causa ucraina o addirittura ne farà perdere, ma Boris Johnson, tra mille difetti, ha la capacità di argomentare a favore di scelte chiare e forti quando il confronto internazionale esige forza e chiarezza.
Le tre "cose" principali
Fatto #1
C’è da pensare anche alle spiagge e ai loro occupatori/imprenditori, ma, tra strappi nella maggioranza e entusiasmo europeista di nuovissima data, il governo non riesce a darsi una linea
Fatto #2
Oggi era a Roma il segretario dell’organizzazione mondiale per l’assegnazione dell’Expo. La città si è presentata con una delle peggiori giornate del suo già piuttosto inefficiente trasporto pubblico locale, cioè di uno dei fattori principali per ottenere la designazione per la manifestazione del 2030
Fatto #3
È vero, è importante il rapporto con l’Algeria per la fornitura di gas e certamente merita di essere custodito nel tempo, ma il progetto di grande passaggio di smistamento del gas dal mediterraneo al nord Europa rischia di essere superato dalla rapidità con cui si installano gli impianti per la rigassificazione
Oggi in pillole
- Fabio Panetta continua nel suo lavoro ai fianchi contro la linea dura e gli aumenti automaticamente impostati dei tassi della Bce
- I benzinai protestano e non vendono carburanti da domani (a meno di accordi dell’ultimo minuto)
- Olivier Blanchard sostiene, con buoni argomenti (tra cui spicca la preferenza e l’obbligo regolatorio per la liquidità o gli investimenti con maggiore grado di sicurezza e quasi liquidi), che siamo ancora in una fase di stagnazione secolare. Neanche la pandemia o l’inflazione ci hanno scossi
- Nomination per gli Oscar pronte