DI COSA PARLARE STASERA A CENA
Cosa ci dice degli equilibri della maggioranza l'elezione di Pinelli al Csm
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
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C’è il nuovo vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, eletto consigliere in quota Lega e con un passato intensamente leghista e oggi, alla terza votazione, portato a guidare l’organo di governo della magistratura italiana.
Logico che andasse alla Lega, perché FdI esprime già il ministro della Giustizia, e che ministro, mentre su FI sarebbero arrivate le solite critiche legate alle passate scelte di Silvio Berlusconi, contestazioni trite e ripetitive ma ancora in grado di creare un caso. Insomma, è sì una normale condizione di equilibrio tra forze di maggioranza, ma insieme è anche l’applicazione della strategia salviniana di (insolito) basso profilo nella partecipazione alle attività di governo. Una scelta che si vede nella concentrazione di Matteo Salvini sulle questioni della logistica e dei trasporti, cioè sull’importante mandato del suo ministero, con 60 miliardi da impegnare e che oggi veniva ben raccontata dal Foglio.
Le tre "cose" principali
Fatto #1
E il gioco del potere, e del consenso, si gioca tutto, almeno per ora, nel recinto della maggioranza. Le indicazioni dei sondaggi si possono leggere in questo modo
Fatto #2
I carri armati in arrivo, la Germania che decide lentamente, ma poi, quando decide, sposta il suo equilibrio strategico e geopolitico in modo duraturo. E per la vecchia politica filorientale, già ben radicata nel partito socialdemocratico, sembra che sia finito un lungo periodo di predominio. Gli Stati Uniti si sono mossi con più determinazione, ma i tempi sono leggermente allungati per la necessità di formazione dei militari ucraini per l’uso degli Abrams. L’Ucraina ringrazia, ma chiede già un numero maggiore di mezzi mobili d’attacco. Richiesta espressa con molta enfasi e pubblicamente e che potrebbe avere a che fare anche con l’obiettivo di mettere sotto pressione i leader militari russi facendo immaginare la preparazione di un’offensiva in grande stile
Fatto #3
Dall’Ue e dai grandi dossier economici alla più prosaica protesta dei benzinai (che, però, scioperano senza riuscire veramente a ridurre l’offerta quotidiana, detto in altre parole i distributori oggi erano quasi tutti aperti), la giornata piena di Adolfo Urso, con tentativo finale di conciliazione con i gestori degli impianti di rifornimento
Oggi in pillole
- La notizia della morte energetica europea era fortemente esagerata
- Ieri una fredda lista di nominati all’Oscar, oggi sul Foglio tutto rischiarato dalle parole di Mariarosa Mancuso
- Perché c’è chi russa e chi no