Foto via Ansa 

DI COSA PARLARE STASERA A CENA

La soddisfazione delle banche per il decreto (indovinato) del governo sul Superbonus

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Per leggere la versione senza paywall, iscriviti alla newsletter "Di cosa parlare stasera a cena" a questo link. È gratis! 


 

Sì, gli imprenditori dell’edilizia e delle ristrutturazioni protestano e certamente otterranno qualche compensazione per gestire la fase di uscita dalla droga economica dei bonus e Superbonus vari. Ma la mossa repentina del governo, vista 24 ore dopo, sembra ancora più indovinata. Mugugni a parte, inevitabili dovendo affrontare sacrifici, si può finalmente tentare di riavviare il mercato dei lavori immobiliari verso la normalità, in cui non mancheranno comunque molte occasioni per investimenti, ad esempio a partire dalle prescrizioni indicate dall’Ue per l’efficienza energetica e termica delle case.

Il segnale importante oggi è quello che arriva dalle banche con la soddisfazione espressa perché è stata fermata la giostra impazzita della cessione dei crediti. Se andasse ancora di moda il grillismo a qualcuno sarebbe già venuto in mente di bollare il decreto di ieri come salva-banche. Per fortuna è fuori moda e c’è solo da registrare lo scampato pericolo per la stabilità del sistema bancario italiano. Leggendo bene il provvedimento anche i costruttori dell’Ance ora parlano di misura che, in prospettiva, può stabilizzare un mercato uscito fuori controllo. Ma chiedono una correzione essenziale per evitare una crisi di liquidità nel brevissimo termine, nell’inizio della fase transitoria. Si tratta di dare immediatamente seguito agli incassi di quella parte dei crediti bloccata nei cassetti fiscali delle aziende e ritenuta perfettamente esigibile. È un problema di cassa (transitorio), quindi ha a che fare con la rapidità delle decisioni.

 

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Quaranta capi di stato e di governo a Monaco di Baviera per la conferenza sulla sicurezza. Non ci sono i russi, Volodymyr Zelensky si collegherà con i suoi interlocutori. Giorgia Meloni è bloccata dall’influenza. C’è attenzione per la posizione della Cina, mentre si annunciano varie possibili iniziative per dare spazio a qualche schema di trattativa, anche con qualche valutazione di tipo strettamente militare fatta circolare per mostrare come la situazione sul terreno sia di equilibrio con un potenziale conflitto di durata molto lunga. C’è anche un passaggio italiano nella triangolazione per fare pressione verso la fine delle ostilità

Fatto #2

Osservate bene ciò che fa la Polonia. Unico paese che verrà visitato da Joe Biden in Ue nei prossimi giorni. La stretta cooperazione militare con l’Ucraina ne fa un avamposto del nuovo confronto sul confine est dell’Ue, fino a configurare una specie di gruppo avanzato di paesi molto più orientati alla difesa attiva rispetto alla minaccia russa rispetto ai restanti paesi europei. Tanto che dal tradizionale motore dell’Ue devono ribadire che l’impegno è pieno a favore dell’Ucraina e soprattutto che il confronto strategico ormai è chiaramente quello con la Russia

Fatto #3

Manfred Weber annulla un incontro del Ppe con Forza Italia in dissenso con le prese di posizione di Silvio Berlusconi sull’Ucraina. Antonio Tajani risponde da ministro degli esteri e da esponente di Forza Italia

 

Oggi in pillole

Di più su questi argomenti: