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Di cosa parlare stasera a cena

Il salvataggio di Credit Suisse avrà a lungo effetti sulla fiducia nelle banche

Giuseppe de Filippi

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Metodi svizzeri, sommari e spietati, per salvare una banca. Lasciando i detentori di obbligazioni (sì, le meno protette, certo), quelle che qui avremmo chiamato subordinate, completamente a zero. E, fin qui, può capitare. Ma non dovrebbe succedere quando invece, come nella decisione svizzera, a essere salvati integralmente sono gli azionisti. E pensare che tutto è partito sì da errori di gestione cominciati almeno tre anni fa ma a scatenare il panico era stato proprio il rifiuto del maggiore azionista, la Banca nazionale saudita, quando era stata chiamata ad aumentare la propria quota, quindi a mettere risorse fresche.

 

Un po’ stride che all’azionista disinteressato ai destini della banca o almeno indisponibile a fare uno sforzo finanziario per salvarla venga offerta piena copertura, mentre all’obbligazionista, distaccato dalla gestione e interessato solo a un investimento (spesso spacciato per sicuro), vengano solo inflitte perdite. Se ne parlerà a lungo di questo salvataggio e degli effetti che determinerà sulla fiducia nelle banche. Perché un colosso svizzero non è come una piccola banca locale italiana (casi simili, li ricorderete, avvennero da noi). 

Negli Stati Uniti vanno avanti le crisi bancarie. Con la First Republic bank a precipizio in Borsa. Qui si ascoltano con attenzione le rassicurazioni che arrivano dalla Bce, dalla Banca d’Italia e dal ministero dell’Economia.

 

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Intanto il mondo ha più debito che mai, dice S&P e l’effetto di tassi in rialzo e rallentamento delle economie diventa sempre più pericoloso. E la Bce si è accorta che il lavoro di restrizione monetaria lo stanno facendo per conto loro i mercati finanziari, con le loro vicissitudini. Lo dice Christine Lagarde, riconoscendo che bisognerà adattarsi alle mutate condizioni

Fatto #2

Il messaggio vero è il rinnovo del sostegno cinese a Vladimir Putin, per un altro mandato, come dicono, con cinismo antidemocratico, dall’entourage di Xi Jinping. Ovviamente questi accordi contengono anche un certo grado di tutela. E la tutela cinese non è mai gratuita. Poi c’è l’ammuina sino-russa attorno al piano di pace che nessuno saprebbe spiegare. E gli Stati Uniti a consigliare di non farsi prendere in giro. Intanto (facciamo un piccolo ripescaggio) un piano di pace vero ha fatto progressi in questi giorni. È quello sostenuto dall’Ue (con un’importante e innovativa azione diplomatica e politica) e ora consigliato alle parti, Serbia e Kosovo, anche dagli Stati Uniti

Fatto #3

Il gas comincerà a passare dallo stato liquido, e freddissimo, a quello gassoso tra qualche settimana nella nave ancorata di fronte a Piombino. Il sindaco non si arrende e minaccia di brandire l’eventuale vittoria al Tar come un’arma invincibile

 

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