Foto di Geert Vanden Wijngaert, AP Photo, via LaPresse 

Di cosa parlare stasera a cena

Anche per il governo Meloni è arrivata la stagione del caos

Giuseppe de Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

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Tanta carne al fuoco oggi a Palazzo Chigi, pure troppa. Si va dall’intervento sui prezzi dell’energia per il consumo domestico al decreto Concorrenza, da qualche anticipo di novità fiscali ad annunci su provvedimenti giudiziari. Tutto un po’ confuso e con qualche imbarazzo anche tra i sostenitori, non necessariamente di parte, dell’impegno governativo, come, ad esempio, nel caso della legge con cui si sarebbe data la possibilità di vendite a saldo tutto l’anno, annunciata sui giornali e poi smentita dal ministero competente.

L’impressione, non nuova anche rispetto a governi precedenti, è che i vari ministri si muovano in modo un po’ caotico, rispondendo a logiche e a obiettivi diversi. Mentre c’è da incassare, nel senso pugilistico, qualche colpo di quelli che fanno vacillare, non cadere ma ondeggiare pericolosamente. Perché sui motori del futuro l’Italia (per quanto il ministro Urso consigli di guardare la Luna e non il dito) è stata messa all’angolo e sul Pnrr è stata puntigliosamente richiamata e costretta a un umiliante esame di riparazione tra un mesetto.

E le operazioni Tim e Ita, le prime grandi scelte di politica industriale, procedono lentamente e con il mercato spinto a barcamenarsi tra pseudo annunci quotidiani, come quello di oggi, positivo eh, che ha fatto salire il titolo delle Tlc per un possibile miglioramento delle offerte sulla rete. Mentre Ita accelera, forse, solo perché gli aiuti di stato per la vecchia Alitalia sono stati nuovamente denunciati ed esposti alla pubblica critica. Mentre gli avvocati annunciano il loro primo sciopero con questo governo per denunciare l’inazione sulla giustizia. Intanto sta finendo marzo e si entra nel momento dell’anno in cui si dovrebbe già ragionare sul prossimo bilancio, cioè fare politica economica.

 

Le tre "cose" principali

Fatto #1

La mobilità del futuro secondo L’Ue. Mentre la Commissione europea stabilisce che si installino tante colonnine (a proposito, quando fissate uno standard per i cavi e le prese delle colonnine? E per le modalità di pagamento? Sembra di rivedere la parabola della Viacard, con cui la allora proprietaria Società autostrade credette di poter stabilire una specie di monopolio dei pagamenti ai suoi caselli, salvo poi dover far spazio a tutte le carte di credito e debito più diffuse). Matteo Salvini tra l’illuso e il determinato

Fatto #2

Come stanno le democrazie

Fatto #3

E come sta il Pd con i suoi nuovi capigruppo. C’è ovviamente il buon lavoro dal partito, ma c’è anche un bel po’ di tensione per le scelte e per il metodo. E nuovi capigruppo anche per Forza Italia (il ritorno di Barelli)

 

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