Di cosa parlare stasera a cena
Un consiglio al governo: i tagli ai progetti del Pnrr non sono vietati
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
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Lo sanno tutti, lo dicono tutti, è diventato perfino scocciante: il Pnrr va gestito con la massima partecipazione possibile e chiamando in causa tutte le energie del paese. Se, poi, si vuole esercitare un po’ di selezione tra gli obiettivi, infilati a volte, anche inevitabilmente, alla rinfusa nel momento di avvio e di prima accettazione del programma, può essere anche una cosa buona. Raffaele Fitto ne ha parlato serenamente, dicendo che alcuni progetti, non ben allineati nei tempi di avvio e di realizzazione alle scadenze del Pnrr, potrebbero essere proficuamente spostati su altre forme di finanziamento, a partire dai classici fondi europei.
Allo stesso modo i progetti come quelli sui dottorati di ricerca vanno valutati non solo per l’oggi ma anche per la loro sostenibilità nel tempo, ed è meglio essere un po’ più selettivi e puntuti oggi, magari tagliando qualcosa, invece di trovarsi a dover finanziare con fondi ordinari un eccesso di spesa per ingaggi di ricercatori, senza poter dare loro ciò che serve in termini di investimenti su macchinari e laboratori. Poi ci sono i grandi progetti infrastrutturali. Da tenere bene d’occhio perché sono i più esposti alle contestazioni e ai rallentamenti burocratici ma sono anche quelli per i quali esistono le migliori competenze e le migliori capacità realizzative. L’opposizione risponde alla chiamata all’impegno comune e questa per il governo è un’occasione da non perdere.
Le tre "cose" principali
Fatto #1
I punti deboli delle accuse a Donald Trump e quelli pericolosi nella linea difensiva dell’ex presidente. Anche se, in generale, questa sembra più una vicenda malinconica che drammatica
Fatto #2
Silvio Berlusconi ricoverato di nuovo. Le visite e l’attesa per le nuove informazioni sulla sua salute
Fatto #3
Si vende meno in Italia (reggono le grandi aree commerciali e i discount). L’inflazione si fa sentire anche in queste contrazioni dei consumi, l’ultimo dato riguarda febbraio