Di cosa parlare stasera a cena
Zelensky a Roma certifica il successo della tenacia di Meloni
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Domani Volodymyr Zelensky a Roma e in Vaticano. Vedrà Papa Francesco, Sergio Mattarella, Giorgia Meloni. Il contributo italiano al sostegno europeo dell’Ucraina ha resistito a tentativi di riduzione e al lavoro strisciante dei filorussi. La conferenza sulla ricostruzione di pochi giorni fa ha segnato il passaggio alla fase piena e consapevole dell’aiuto italiano. Ovviamente le proporzioni del sostegno militare non sono neanche paragonabili a quelle dell’impegno americano o britannico, ma è stata la tenacia, la capacità di non indietreggiare malgrado una micidiale pressione propagandistica. È, come è noto, uno dei casi in cui il governo di Giorgia Meloni può caratterizzarsi pienamente in senso occidentale e da perfetto socio del club delle democrazie liberali. Zelensky a Roma è la certificazione del successo di quel lavoro politico.
Le tre "cose" principali
Fatto #1
I primi segni della ritirata russa
Fatto #2
Si vota in Turchia e serve una risposta alla domanda che circola con insistenza sul percorso istituzionale successivo alle elezioni in caso di rovesciamento degli attuali assetti di potere
Cosa si può dire sensatamente e cosa non si dive dire del rivale di Recep Tayyip Erdogan (ci affidiamo ancora a Mariano Giustino)
Fatto #3
Si vota anche in quasi 790 comuni tra domenica e lunedì. Con la politica divisa tra chi tende a minimizzare l’interesse per questo appuntamento e chi già ne fa un giudizio sulla maggioranza (anticipando che sarà un giudizio negativo). A Palazzo Chigi tifano per la minimizzazione, ma nel centrodestra i due junior partner puntano sul voto amministrativo per una piccola redistribuzione dei pesi relativi. Mentre le opposizioni si tengono sul vago, pronte a cogliere questo o quel segnale di distacco dell’elettorato dalla parte vincente delle politiche di settembre. Il centrodestra ha lasciato il ricordo di un’iniziativa congiunta nell’unica città capoluogo regionale (mentre sono 13 i capoluoghi provinciali) dove si vota, Ancona, e lì gioca un po’ della sua immagine vincente, ma evidentemente con una buona dose di sondaggi rassicuranti. È Silvio Berlusconi nel centrodestra a mandare il messaggio elettorale più ambizioso
Oggi in pillole
- Il tema è tremendamente difficile da affrontare in termini positivi, cioè con proposte e idee che incidano sulla realtà e sulle tendenze demografiche. La sintesi, sincera, di Palazzo Chigi è che quella trascorsa agli stati generali della natalità sia stata “una bella mattinata”
- Se vi interessa l’intervento del presidente del consiglio è qui
- Papa Francesco un po’ dolorante, dice che neonati italiani e immigrati non sono in competizione e manda un cane a farsi benedire
- Le cose che, malgrado l’inflazione, in USA costano meno
- L’inflazione al 104% in Argentina
- In Costa Azzurra le autorità locali chiedono ai famosi di fare meno docce o forse di annaffiare meno il giardino
- Si direbbe una notizia per noi utenti e contribuenti di Twitter. Elon Musk lascia la guida operativa, resta proprietario ma nomina una capo azienda con pieni poteri. È Linda Yaccarino (la Y è evidentemente una trascrizione creativa dal cognome italiano) e proviene da NBC Universal dove guidava la divisione mondiale della pubblicità. La scelta va sulle competenze più utili per far finalmente realizzare qualche utile alla piattaforma più usata dall’informazione e dalla politica nel mondo. Chi è andato a controllare come si è mossa finora proprio su Twitter ha trovato una spiccata presenza tra gli account seguiti di esponenti trumpiani e del sovranismo o della destra europei
- Nasce in Italia per la prima volta un baby bradipo (animale carissimo ai piccoli, seppure in versione pupazzetto o peluche)