Le incoraggianti stime di crescita per l'Italia presentate dalla Commissione europea

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Le stime di crescita per l’Italia presentate dalla Commissione europea e nuovamente maggiori delle attese per l’anno in corso e incoraggianti per il 2024, valgono più di 100 nomine Rai e di altrettanti conduttori di talk di area, perché danno al governo la prospettiva per una politica economica sopportabile per i contribuenti e per famiglie e imprese. Diventa ragionevole la stabilizzazione del taglio del cuneo contributivo (poi, certo, andrà comunque aperta la partita dell’equilibrio dei conti Inps, ma in quel caso la cosa migliore è far passare un altro anno senza toccare le regole vigenti, sempre più efficaci nel contenimento della spesa previdenziale) e si crea un quadro generale positivo per realizzare la delega fiscale senza scossoni. La crescita, insomma, è la cura per tutto, ed è un bene leggere che è tutta l’economia europea a trovarsi in condizioni migliori di quelle attese in autunno, anche perché la gara a chi cresce più degli altri ha poco senso.

Le tre "cose" principali

Fatto #1
La crescita fa tutto e sistema tutto, poi ci sono, come dire, le mosche cocchiere, come le risultanze delle nomine Rai. Sì, a cena tutti protesteranno e vi diranno che un conduttore della domenica sera porta molti più voti di un punto di Pil, ma voi non fatevi convincere né prevaricare

Fatto #2

Visite più politiche quelle in Italia, Francia e Germania per Volodymyr Zelensky, ma è con la missione a sorpresa in UK, preparata così che arrivano le decisioni più direttamente legate al teatro di guerra. Con la conferma dell’invio di armi a lungo raggio e di sistemi difensivi molto avanzati da parte di Londra, che fin dai primi giorni è stata la schierata in modo molto forte con la resistenza dell’Ucraina, con uno spirito simile a quello degli USA

Fatto #3
Com’è andato il turno amministrativo

Oggi in pillole

• Sempre a proposito della Rai che dà alla testa e fa fare battute sceme e fa comportare da bulli complessati. Matteo Salvini ieri si dava ai tweet scioccherelli contro Fabio Fazio e oggi, con una carta davvero buona da giocare come l’avvio dei lavori per il passante ferroviario di Firenze, è arrivato con il sorriso un po’ compromesso dalla volgarità di ieri. In ogni caso l’opera comincia i suoi progressi ed è davvero una cosa utile, perché la gran parte dei guai alla rete di cui siamo stati testimoni in questi ultimi mesi nascono dal sovraffollamento ferroviario a Firenze, col passante, invece, niente più congestione e anche qualche minuto da togliere alle percorrenze medie sull’alta velocità lungo l’asse più frequentato. Sono 7 chilometri di binario sotterraneo, ci vorranno 5 anni
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