Alle elezioni amministrative vincono tutti. Ma questa volta è vero

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Alle amministrative hanno vinto un po’ tutti e non è affermazione ironica. Vince anche e soprattutto un’inattesa passione nazionale per il pluralismo delle proposte politiche (in cui evidentemente, per la peculiarità del voto comunale, hanno contato molto le persone candidate). Con cambi di orientamento, molta libertà, perfino qualche esperimento e ballottaggi interessanti. Dopo la lagna sull’astensionismo arriva, a sorpresa, un segnale di vitalità politica ed è quasi più importante rispetto alle varie vittorie locali. Inutile esaltarsi per un sindaco in più o in meno, molto più utile vedere la varietà negli esiti elettorali di un paese in cui ogni giorno si leva (da anni) l’allarme sull’imminente arrivo del regime.

Le tre "cose" principali

Fatto #1

I partiti di maggioranza osservano i loro buoni risultati. Mentre Elly Schlein può rivendicare al Pd importanti vittorie nelle amministrative, tra cui spiccano quelle a Brescia e Teramo, con coalizioni diverse. A Brescia con lo sguardo al centro, a Teramo con la coalizione che comprende sinistra e 5 stelle. L’apporto dei grillini non sembra però di rilievo, con la loro lista al 2,29 per cento.

Fatto #2

L’Emilia-Romagna sotto una seconda alluvione, stesse zone e stessa intensità di precipitazioni. Colpite anche le Marche, con l’esondazione del Genica a Pesaro.

Fatto #3

Ecco come il gruppo Wagner sfrutta i paesi africani in cui è presente per finanziare la guerra di occupazione in Ucraina (scoop Cbs).

Oggi in pillole

• L’hanno fatto i francesi e ora lo fa anche l’Italia, con una forte base di finanziamenti pubblici.

• I dipendenti pubblici tornano ad aumentare.

• Il festival di Cannes comincia.