(foto Ansa)

di cosa parlare stasera a cena

Perché il conflitto tra governo e Corte dei conti è un bene per la democrazia

Giuseppe De Filippi

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Ah, finalmente uno scontro vero, che viene alla luce e in cui si capiscono le squadre in campo. I magistrati della Corte dei conti contestano apertamente il governo, perché si sentono privati di un potere (a loro giudizio è un dovere) di controllo concomitante o, se preferite, invadente, nell’attuazione del Pnrr. Nelle chiacchiere a cena abbiamo sostenuto le ragioni del governo. non di questo in carica ma del governo come istituzione, al quale spetta il potere esecutivo, da sottoporre a controllo da parte del Parlamento e a verifiche di congruità, di buona amministrazione e di legittimità da parte della magistratura. Controlli successivi, a nostro parere è ovvio, quelli dei magistrati e da tenere ben inquadrati nell’applicazione delle norme.

Scontri del genere sono avvenuti più volte in passato, ma si risolvevano o con la rapida capitolazione della parte governativa (magari pressata da altre istituzioni) o con operazioni di palazzo con cui si risolveva la questione lontano da osservatori indiscreti. Questa volta il conflitto è emerso ed è un bene per la democrazia. A margine si può osservare come governo e maggioranza nati su propositi sovranisti e con la polemica contro l’Ue come elemento propagandistico ricorrente si trovino a difendere energicamente l’applicazione più rapida possibile di un gigantesco progetto europeo, cercando di tenere a distanza, invece, e nelle nostre cene continuiamo a dire che fanno benissimo, gli occhiuti controllori di una legalità astratta che pure tanti proseliti aveva fatto anche a destra.

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Parte per Kyiv il cardinale Matteo Zuppi col mandato papale per lavorare sull’avvio di una trattativa di pace. Mentre sono attesi sviluppi anche dalla situazione militare e mentre si fanno più frequenti le azioni belliche condotte da elementi ostili a Vladimir Putin interne al territorio russo. Volodymyr Zelensky sta dosando le dichiarazioni sulla controffensiva e così può mantenerne sia il valore strettamente militare sia il peso per il lavoro diplomatico. Il leader ucraino comincia a introdurre il concetto di sicurezza di lungo termine nei suoi interventi pubblici per sottolineare come la preparazione del dopoguerra sia già in corso. 

Fatto #2

La Bce ricorda alle banche che vanno adeguati anche i tassi con cui si remunerano i depositi (e non solo quelli per i prestiti). Insomma, non fate i furbi, con un po’ di grafici per capire dove va l’inflazione e dove andranno i tassi.

Fatto #3

Le bollette che scendono molto meno del previsto, anzi quasi non scendono. E il gas che, però, nel prezzo internazionale proprio oggi riprende a salire.

Oggi in pillole