di cosa parlare stasera a cena
Le sorprendenti statistiche (con sfilza di record) sull'occupazione in Italia
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
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Le statistiche non dovrebbero essere portatrici di sorprese ma da un po’ di tempo ci stanno riuscendo. Oggi a stupirci sono i dati che arrivano dalla rilevazione su occupati e disoccupati. Con una sfilza di record, a partire da quello del tasso di occupazione. E con risultati molto significativi, come il calo della disoccupazione giovanile vicino al 21 per cento o la riduzione davvero notevole degli inattivi. Risultati che non si aspettavano alla luce del dato di ieri sulla frenata del Pil nel secondo trimestre e di fronte a una dinamica del mercato del lavoro non proprio esaltante. Ma la tendenza di fondo, non facilmente spiegabile, alla ripresa occupazionale sta diventando un caso appassionante. E le conseguenze che può avere lo sono altrettanto. È chiaro che di fronte a questi numeri, soprattutto il tasso di occupazione e l’incremento delle assunzioni a tempo indeterminato, si rafforza la posizione contrattuale dei lavoratori e, detto più semplicemente, aprono spazi per guadagnare di più e ottenere migliori condizioni generali (più tutele e più diritti). Il processo è (stato) lento e tuttora le retribuzioni italiane sono basse se confrontate con quelle di paesi in condizioni simili di sviluppo. Ma la spinta del mercato ora si fa davvero forte e per le aziende (lo stato si è già mosso in parte) può essere una buona scelta attivarsi al primo momento utile per essere pronte a confrontarsi con maggiori richieste sindacali e una stagione di contrattazione che porterà molti cambiamenti. La media europea è comunque migliore rispetto all’andamento in Italia.
Le tre "cose" principali
Fatto #1
Non facciamoci illusioni, ma a cena bisognerà parlarne, perché comincia davvero il tentativo di portare un soffio di vita, di movimento, nel mondo tassinaro. Non immaginiamo festeggiamenti tra chi è in fila alla stazione ma almeno un primo lumicino di speranza. Si muovono quasi nello stesso momento l’antitrust, aprendo un’indagine sulla situazione di disponibilità e mezzi di pagamento per i taxi delle principali città, e il governo, inteso come Palazzo Chigi, la cui mossa sembra anche studiata per dare più sostanza alla trattativa già in corso tra il ministro Salvini e le associazioni dei tassisti.
Fatto #2
Che succede con il Pnrr (oggi maggiori particolari con l’informativa del ministro Fitto al Senato).
Fatto #3
Ancora un assurdo incidente urbano in cui chi viene colpito chi cammina sul marciapiede. È ora di applicare in modo rigido i controlli sui limiti di velocità
Oggi in pillole:
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I prezzi dei carburanti non scenderanno grazie a riduzioni del prelievo fiscale